Tudor Juve, Amoruso controcorrente: «Esonero strano, fossi stato in loro avrei fatto così. E comunque lui non è l’unico colpevole di questa situazione» | OneFootball

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·28 ottobre 2025

Tudor Juve, Amoruso controcorrente: «Esonero strano, fossi stato in loro avrei fatto così. E comunque lui non è l’unico colpevole di questa situazione»

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Tudor Juve, Amoruso sull’esonero del tecnico: l’ex attaccante critica la scelta e i tempi, lo difende e punta il dito sulla costruzione della squadra

Una decisione “strana”, arrivata forse troppo presto e che addossa colpe eccessive all’allenatore. L’esonero di Igor Tudor dalla panchina della Juventus continua a far discutere, e tra le voci critiche si aggiunge quella, autorevole, di Nicola Amoruso. L’ex attaccante bianconero, intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb, ha espresso tutta la sua perplessità per la scelta del club, difendendo il tecnico croato e puntando il dito sui limiti di una rosa considerata non all’altezza.

Amoruso: un esonero che non convince

Secondo l’ex bomber, la tempistica dell’esonero è quantomeno discutibile. Pur riconoscendo le difficoltà attuali della squadra, Amoruso ritiene che si sarebbe potuto aspettare, specialmente considerando il calendario imminente. Ha poi espresso solidarietà a Tudor, sottolineando come le responsabilità non possano ricadere unicamente su di lui.


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ESONERO STRANO – «L’esonero di Tudor è strano. La Juve è in difficoltà ma ora arrivano delle partite in cui si può fare risultato. Avrei aspettato le prossime partite… Igor non è il colpevole delle difficoltà della Juventus».

L’ex attaccante ha anche rivelato di aver contattato personalmente Tudor per esprimergli la sua vicinanza in questo momento difficile.

SOLIDARIETÀ A TUDOR – «Gli ho scritto un messaggio. Sono dispiaciuto ma il calcio è anche questo. Igor non è l’unico colpevole di questa situazione».

Amoruso: squadra costruita male e senza rinforzi

Ma l’analisi di Amoruso va oltre la difesa del tecnico e si trasforma in una critica severa alla costruzione della squadra e al mercato estivo. Per lui, il vero problema della Juventus risiede in una rosa non adeguata alle ambizioni del club e, forse, neanche alle idee di gioco dell’allenatore.

COSA SUCCEDE ALLA JUVE? – «Ce lo chiediamo tutti. I risultati sono venuti meno, ma mi chiedo: è una squadra costruita bene per Tudor? È stato fatto poco o niente sul mercato. Questa squadra non è all’altezza delle altre concorrenti per traguardi prestigiosi. Mi aspettavo che si desse più tempo a Igor».

Le domande poste da Amoruso sono macigni: la squadra è stata costruita in funzione delle idee di Tudor? È stato fatto abbastanza sul mercato per rinforzarla? La risposta, per lui, sembra essere negativa. Definire la rosa «non all’altezza delle altre concorrenti per traguardi prestigiosi» è una sentenza che mette in discussione le scelte dirigenziali degli ultimi mesi.

La conclusione è amaraAmoruso si aspettava che a Tudor venisse concesso più tempo, proprio perché consapevole dei limiti strutturali della squadra. L’esonero, dunque, non è visto come la soluzione, ma quasi come un capro espiatorio per problemi più profondi. La Juve volta pagina, ma per l’ex bomber le radici della crisi restano lì, in una squadra che necessita di interventi importanti per tornare a essere competitiva ai massimi livelli. La palla passa ora al nuovo allenatore (con Spalletti in pole), ma il monito di Amoruso resta: senza rinforzi adeguati, chiunque arrivi rischia di fare la stessa fine.

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