Calcionews24
·5 settembre 2025
Union Clodiense: ritorno allo stemma storico dopo la protesta dei tifosi! La ricostruzione

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·5 settembre 2025
’Union Clodiense Chioggia Sottomarina compie un passo indietro e torna alle origini. Dopo settimane di confronto con la tifoseria organizzata, la società granata ha deciso di abbandonare il nuovo logo introdotto per la stagione 2025/26, ripristinando lo stemma storico che rappresenta il calcio chioggiotto dal 1971, anno della fusione tra le storiche rivali Clodia e Sottomarina.
La decisione arriva al termine di un periodo di tensione con i sostenitori. La versione più stilizzata dello scudo, pensata per dare un’immagine più moderna al club, non aveva mai incontrato il favore del pubblico. I tifosi, esclusi dal processo decisionale, avevano manifestato apertamente il loro dissenso: disertata la presentazione ufficiale della squadra e le amichevoli estive, con striscioni e comunicati che chiedevano il ritorno al simbolo tradizionale.
Il presidente Ivano Boscolo Bielo, imprenditore locale alla guida del club dal 2017, ha spiegato in una nota ufficiale: «Preso atto della mancata condivisione della nostra scelta, torneremo ad adottare il vecchio stemma. Avevamo optato per un restyling per reinterpretarlo con nuovi strumenti, ma riteniamo giusto rispettare la volontà della nostra tifoseria».
Sul campo, la squadra allenata da Mario Vittadello, tecnico veneto con una lunga esperienza in Serie D e noto per il suo calcio organizzato e pragmatico, si prepara all’inizio del campionato con l’obiettivo di confermarsi tra le protagoniste del girone. Tra i giocatori più attesi c’è il capitano Marco Boscolo Papo, centrocampista di grande esperienza e bandiera della squadra, simbolo di attaccamento alla maglia e alla città.
Il ritorno allo stemma storico non è solo una questione estetica: per molti tifosi rappresenta un legame identitario con la storia e la tradizione del club. In un’epoca in cui il marketing tende a prevalere sulla memoria sportiva, la scelta dell’Union Clodiense appare come un segnale di ascolto e rispetto verso la propria comunità.
Con il vecchio scudo sul petto, i granata si apprestano a vivere una nuova stagione, forti di un rinnovato patto con i propri sostenitori e con l’obiettivo di trasformare questa ritrovata unità in risultati sul campo.