Vaciago non ha dubbi dopo il 2-2: «La Juve è viva. Non basta, ma è qualcosa. Però è fragile, la sensazione è che il gol del Villarreal sarebbe arrivato in qualche modo» | OneFootball

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·2 ottobre 2025

Vaciago non ha dubbi dopo il 2-2: «La Juve è viva. Non basta, ma è qualcosa. Però è fragile, la sensazione è che il gol del Villarreal sarebbe arrivato in qualche modo»

Immagine dell'articolo:Vaciago non ha dubbi dopo il 2-2: «La Juve è viva. Non basta, ma è qualcosa. Però è fragile, la sensazione è che il gol del Villarreal sarebbe arrivato in qualche modo»

Vaciago, direttore di Tuttosport, ha commentato così il pareggio della Juve contro il Villarreal. Le sue dichiarazioni

Un punto che non basta, una prestazione a due facce che lascia tanti interrogativi. Il giorno dopo il 2-2 di Villarreal, il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, ha analizzato il momento della Juventus con una sentenza tanto lucida quanto amara: «La Juve è viva. Non basta, ma è qualcosa».

Viva, ma fragile: la doppia faccia della Juve

Secondo l’analisi di Vaciago, la Signora ha mostrato due volti. Quello positivo è lo «spessore caratteriale tudoriano», la capacità di reagire dopo un primo tempo pessimo e di ribaltare la partita. Quello negativo è la fragilità mostrata nel finale.


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Una volta in vantaggio per 2-1, la squadra si è fatta «prendere in mezzo dalla foga caciarona del Villarreal» e ha perso il controllo. La sensazione, scrive il direttore, era che il gol degli spagnoli «sarebbe arrivato in qualche modo».

La beffa dell’ex e la classifica che si complica

La beffa atroce, poi, è arrivata puntuale, con il gol dell’ex Renato Veiga al 90′. Un pareggio che complica il cammino europeo: con soli due punti in due partite, la strada per la qualificazione diretta agli ottavi si fa in salita.

L’analisi del direttore di Tuttosport è un campanello d’allarme per la Vecchia Signora di Igor Tudor. Il carattere e la voglia di lottare non mancano, ma per competere ai massimi livelli in Europa serve di più. Serve quella capacità di gestire le partite, quella solidità nel soffrire che, al momento, sembra ancora mancare. La Juve è viva, appunto. Ma per tornare a essere “grande”, dovrà imparare a essere meno fragile.

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