Vaciago senza filtri su Tudor: «Ha parlato da allenatore esonerato. La Juventus non vuole cacciarlo ma questa sera col Real gli chiede…». La riflessione | OneFootball

Vaciago sull’allarme Juve: il tecnico sotto pressione, contro il Real serve una svolta caratteriale più che un risultato. La società osserva

Un allenatore che parla come se fosse già stato esonerato, pur non essendolo. È questa l’immagine forte, quasi brutale, utilizzata da Guido Vaciago, per descrivere lo stato d’animo di Igor Tudor alla vigilia della proibitiva trasferta di Champions League contro il Real Madrid. Nel suo consueto editoriale, il giornalista ha analizzato il momento delicatissimo della Juventus, sottolineando la crescente pressione sul tecnico croato.

Vaciago: la pressione del pianeta Juve

Secondo Vaciago, le ultime uscite pubbliche di Tudor tradiscono un nervosismo evidente. Il tecnico «ha parlato da allenatore esonerato», un segnale preoccupante che nasce dalla consapevolezza di essere finito sotto esame. Eppure, sottolinea il direttore, «nessuno dei dirigenti vuole esonerarlo» al momento, e «solo un precipitare delle cose renderebbe l’ipotesi concreta». Ma la realtà è che «la pressione atmosferica del pianeta Juventus… diventa quella di Giove quando i risultati non arrivano». E Tudor, inevitabilmente, «inizia a mostrare qualche umanissimo segnale di cedimento».

Ma al di là delle parole, conta il campo. La partita di stasera al Santiago Bernabeu diventa un banco di prova fondamentale, non tanto per il risultato, quanto per la reazione che la squadra saprà mostrare. Il lavoro di Tudor verrà giudicato questa sera, quando sarà chiamato a battere… sé stesso, ovvero le sue ultime, deludenti versioni.

COSA CONTA STASERA – «Detto ciò, conta la partita, non la conferenza stampa e, anche se gli allenatori svolgono una parte sempre più importante del loro lavoro dietro a un microfono, il lavoro di Tudor verrà giudicato questa sera, quando sarà chiamato a battere… se stesso. Nessuno gli chiede di vincere con il Real, magari di provarci, sicuramente di non fare brutte figure, ma un pareggio verrebbe accolto come una vittoria. La vera sconfitta, per Tudor e il suo progetto di Juve, sarebbe un’altra prestazione molle come quella di Como o distratta come quella di Villarreal o timorosa come quella contro il Milan».

L’analisi di Vaciago è chiara: non serve l’impresa, ma una prova di carattere. La vera sconfitta sarebbe ripetere gli errori recenti. La società bianconera, infatti, non è preoccupata per la classifica, considerata ampiamente rimediabile, ma vuole vedere un segnale.

COSA VUOLE LA SOCIETÀ – «Alla Juventus non sono preoccupati per la posizione in campionato o per quella in Champions, tutto è ampiamente rimediabile, ma vogliono percepire una reazione, un cambio di marcia che possa trainare la fiducia».

La notte di Madrid, dunque, è un esame di maturità per Tudor e per la sua Juve. Non contano i punti, ma la prestazione, l’atteggiamento, la voglia di reagire. Serve un “cambio di marcia” per scacciare i fantasmi e ridare fiducia a un ambiente che inizia a dubitare. La palla passa al campo: la Juve è chiamata a dimostrare di essere ancora viva.

QUOTE REAL MADRID JUVE – La Juve cerca di interrompere il digiuno da vittorie contro i Blancos di Xabi Alonso.La quota SEGNA GOL SQUADRA 1 SI (Real Madrid segna almeno un gol) è data a 8.00 su SNAI grazie alla super quota maggiorata offerta ai nuovi clienti tramite link.La stessa giocata è quotata 1.06 su Goldbet e Lottomatica.