Vendita San Siro, novità clamorose: aperta un’indagine per turbativa d’asta: cosa sta succedendo e quali sono i rischi | OneFootball

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·5 novembre 2025

Vendita San Siro, novità clamorose: aperta un’indagine per turbativa d’asta: cosa sta succedendo e quali sono i rischi

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Vendita San Siro: giornata storica e tensione alta tra firme, indagini e polemiche. Una situazione che ha quasi del surreale.

È stata una giornata che resterà nella storia di Milano e del calcio italiano, segnata da emozioni contrastanti. La vendita di San Siro è finalmente diventata realtà: dopo novant’anni, lo stadio Meazza passa ufficialmente dal Comune ai due club proprietari, Inter e Milan, grazie alla firma del rogito avvenuta in uno studio notarile del centro cittadino. Tuttavia, mentre si compiva questo storico passaggio di proprietà, un’altra notizia scuoteva l’ambiente: la Procura di Milano ha aperto un’indagine per presunta turbativa d’asta sulla cessione dell’impianto.

L’inchiesta, affidata ai pubblici ministeri Paolo Filippini, Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi, nasce da un esposto del Comitato “Sì Meazza”, gruppo da sempre contrario alla demolizione dello stadio e sostenitore della sua riqualificazione. Questa mattina è stato ascoltato in Procura Claudio Trotta, noto promoter di concerti e tra i fondatori del comitato. Trotta aveva già denunciato la vicenda in una lettera aperta al sindaco Beppe Sala, criticando le modalità del bando pubblico con cui Palazzo Marino ha gestito la vendita di San Siro.


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Secondo il promotore, le tempistiche della gara sarebbero state troppo ristrette, impedendo di fatto a potenziali investitori o operatori del settore di presentare un’offerta alternativa. In questo modo, il processo di cessione avrebbe favorito i due club milanesi, restringendo il campo della concorrenza e rendendo la procedura poco trasparente.

Nel frattempo, la firma del rogito ha formalizzato un passaggio di proprietà che segna un punto di svolta. Con questa operazione, Inter e Milan diventano comproprietari dello storico impianto, anticipando i tempi per evitare l’applicazione del vincolo architettonico sul secondo anello, previsto per il 10 novembre. Tuttavia, l’apertura dell’inchiesta rischia ora di complicare il quadro e di rallentare eventuali progetti futuri legati alla ristrutturazione o alla gestione economica dello stadio.

La vendita di San Siro, salutata da molti come un passo decisivo verso la modernizzazione del calcio milanese, potrebbe quindi trasformarsi in un caso giudiziario di grande risonanza. La Procura dovrà accertare se davvero la gara pubblica sia stata condotta nel rispetto delle norme o se, al contrario, ci siano state irregolarità tali da compromettere la legittimità dell’operazione.

Una cosa è certa: la battaglia sul destino del Meazza non è ancora finita. La vendita di San Siro segna un nuovo inizio, ma apre anche un fronte legale e politico che promette di far discutere ancora a lungo.

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