La direzione arbitrale del match di ieri sera tra Juventus e Verona ha innescato una polemica che continuerà a tenere banco nei salotti televisivi e sui social network. Al di là della rabbia espressa dal tecnico Igor Tudor, che ha lamentato la mancanza di un rigore per la sua squadra, le analisi della moviola dei principali quotidiani sportivi sono unanimi e impietose. L’arbitro Antonio Rapuano è stato bocciato da tutti, così come il VAR, ritenuto colpevole di aver commesso una serie di errori che hanno condizionato la gara. I giudizi sono severi e mettono in discussione l’operato dell’intera squadra arbitrale. MOVIOLA VERONA JUVE
Il primo, grande episodio contestato è il tocco di mano di Joao Mario in area di rigore, che ha portato al penalty per il Verona. La Gazzetta dello Sport boccia Rapuano con un secco 4,5, definendo la sua direzione “davvero pessima”. Riguardo al rigore, pur riconoscendo che “spesso in quei casi è quasi automatico”, sottolinea il “dubbio della palla imprevista” e il fatto che il braccio non fosse “larghissimo”.
Tuttosport, a firma dell’ex arbitro Gianpaolo Calvarese, è ancora più duro, affermando che il VAR non sarebbe dovuto intervenire, in quanto il movimento del braccio di Joao Mario era “consono al suo modo di saltare”. Il Corriere dello Sport, infine, definisce il rigore “un regalo” e l’intervento del VAR un “errore grave”.
Un’altra situazione che ha scatenato la rabbia dei bianconeri è stato il mancato cartellino rosso nei confronti di Orban, dopo una violenta gomitata a Gatti. Su questo episodio, il giudizio dei quotidiani è unanime: l’attaccante del Verona avrebbe dovuto essere espulso. La Gazzetta dello Sport parla di “gesto da rosso”, criticando il VAR per non essere intervenuto. Calvarese, su Tuttosport, parla esplicitamente di “condotta violenta” e di un “colpo netto sulla faccia” del difensore bianconero, lamentando che “manca un cartellino rosso, questo sì cristallino”. Anche Il Corriere dello Sport non fa sconti, definendo il gesto di Orban “condotta violenta piena” e criticando il VAR per essere stato “inerte” in un episodio evidente e grave.
Il match è stato un susseguirsi di imprecisioni, come il gol del Verona annullato per fuorigioco solo dopo l’intervento del VAR e il mancato recupero concesso (fischiato 10” prima della fine). L’analisi dei tre principali quotidiani sportivi è chiara: la direzione di gara non ha convinto nessuno, lasciando un senso di profonda ingiustizia a causa di errori tecnici che hanno condizionato in modo significativo l’andamento della partita.