Viviano: «Per me la Samp è un posto speciale ho ricevuto un affetto incredibile. Ferrero? Dico questo» | OneFootball

Viviano: «Per me la Samp è un posto speciale ho ricevuto un affetto incredibile. Ferrero? Dico questo» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Sampnews24

Sampnews24

·10 novembre 2025

Viviano: «Per me la Samp è un posto speciale ho ricevuto un affetto incredibile. Ferrero? Dico questo»

Immagine dell'articolo:Viviano: «Per me la Samp è un posto speciale ho ricevuto un affetto incredibile. Ferrero? Dico questo»

Emanuele Viviano, ex portiere della Sampdoria, ha parlato dei suoi anni trascorsi con la maglia blucerchiata: le sue parole

Emiliano Viviano, ex portiere della Sampdoria, si è raccontatato nel programma trasmesso su Youtube, Centrocampo, ripercorrendo i momenti più salienti della sua avventura in blucerchiato. Vi riportiamo di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni:

ARRIVO ALLA SAMP – «La Sampdoria era era anche in un periodo dove poi sono iniziati i social, poi avevo la scelta di giocare con la maglia numero 2. Per me la Samp è un posto non speciale, di più, eh. Il primo nome che mi viene fuori dopo la Fiorentina è la Samp. Uno perché ho ricevuto un affetto incredibile, due perché sia i blucerchiati che il Genoa, lo ammetto serenamente una volta che giochi lì è un modo di vivere il calcio che in Italia non ha nessuno. Genova è una città che vive il calcio, lo stadio è favoloso, come lo sono anche le tifoserie, perché ti leghi molto a tutta la storia».


OneFootball Video


FERRERO «Lui mi adorava, forse sono stato il suo primo acquisto. C’ho avuto un rapporto sempre sincero, ha provato a riportarmi alla Samp. Un personaggio furbo, molto furbo, è una persona molto generosa. Un pregio è che quanto promesso ha fatto. Un difetto? Fare casino. La Samp ha avuto persone distinte come Mantovani, Garrone; lui proprio l’opposto».

CASSANO«E’ un amico mio, un giocatore molto sottovalutato. Ha avuto la sfiga di nascere in una generazione folle, perché nei suoi migliori momenti c’era gente come Totti, Gilardino, Del Piero. Era un giocatore forte, persona eccezionale, attaccante molto intelligente dal punto di vista calcistico, si sapeva muovere in qualsiasi modo».

Visualizza l' imprint del creator