Zerbin Inter, per il giocatore della Cremonese sarà sfida al passato: «San Siro era la mia casa, uno stadio speciale» | OneFootball

Zerbin Inter, il giocatore della Cremonese pronto a fare ritorno a Milano da avversario: le parole cariche d’emozioni del grigiorosso

Un ragazzo cresciuto con la maglia dell’Inter, oggi pronto a sfidarla con la Cremonese. Alessio Zerbin, classe 1999, torna a San Siro, ma stavolta vestito con la divisa grigiorossa. Un incontro speciale per lui, che si prepara ad affrontare la squadra che lo ha formato come ha riferito lui stesso ai taccuini de La Gazzetta dello Sport.

“Ho tanti ricordi belli”, ammette Zerbin, che ha trascorso sette anni nel vivaio dell’Inter, dalla categoria pulcini fino ai giovanissimi, vivendo l’esperienza di crescere in uno dei settori giovanili più prestigiosi d’Europa. “San Siro era la mia casa, uno stadio speciale. Ogni volta che torno provo la stessa magia ed emozione. Da raccattapalle, ho seguito l’anno del Triplete”, racconta, evidenziando il forte legame che ancora oggi lo unisce ai colori nerazzurri.

Zerbin ha avuto il privilegio di vivere da vicino una delle pagine più belle della storia dell’Inter, quella stagione leggendaria in cui la squadra di José Mourinho conquistò il Triplete. Le immagini di lui da bambino che raccoglieva i palloni durante quelle partite rimarranno per sempre impresse nella sua memoria. Oggi, a distanza di anni, l’ex giovane promessa dell’Inter affronterà la sua ex squadra da avversario, una sensazione nuova che lo emoziona e lo stimola ulteriormente.

Nonostante il tempo passato e la carriera che lo ha portato a vestire altre maglie, come quella della Cremonese, per Zerbin la partita di stasera sarà un’occasione unica, un mix di emozioni e di ricordi che lo accompagneranno lungo tutto l’arco della partita.

Alessio Zerbin, pur non essendo riuscito a trovare un posto stabile nell’Inter, porta con sé un ricordo indelebile di quegli anni trascorsi a Milano. “Ogni volta che torno a San Siro”, conclude, “sento ancora quella magia, quella connessione con il mio passato, ma oggi sono pronto a dare tutto per la Cremonese”.

Quella contro l’Inter sarà quindi una sfida speciale per Zerbin, un capitolo che unisce passato e presente, e che lo vedrà cercare di scrivere una nuova storia da protagonista.

I suoi modelli?

«Da bambino impazzivo per Fernando Torres. Ora prendo spunto da chi gioca nel mio ruolo, Saelemaekers in primis».

Alla Nazionale ci pensa?

«Sì, ci penso, è il sogno di qualsiasi calciatore. Non posso definirlo un obiettivo, ma col tempo…».

Cosa c’è dietro l’exploit della Cremonese?

«Tanto lavoro innanzitutto. Da subito ho percepito la voglia di tutti di crescere. A Como siamo andati sotto e l’abbiamo ripresa, abbiamo vinto a San Siro e nelle gare meno brillanti non abbiamo subìto gol. Possiamo fare grandi cose, lottando».

Siete la sorpresa di questo avvio di campionato.

«L’obiettivo primario è la salvezza. Certo, i risultati ci danno coscienza e consapevolezza della nostra forza, però teniamo le ali molto basse perché la Serie A non perdona. Contro il Sassuolo abbiamo mollato per dieci minuti e abbiamo preso due gol».

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