Zhegrova Juve, svelato il motivo del mancato impiego contro il Milan! Ecco perché Tudor non ha puntato sull’esterno: gli aggiornamenti | OneFootball

Zhegrova Juve, svelato il motivo del mancato impiego contro il Milan: ci sono novità sul futuro dell’esterno

Perché Edon Zhegrova, l’uomo più atteso, non ha giocato neanche un minuto contro il Milan? A svelare il retroscena tattico dietro la sorprendente scelta di Igor Tudor è il giornalista Gianni Balzarini. Sul suo canale YouTube, ha spiegato come la decisione sia nata da una precisa lettura tattica della partita da parte dell’allenatore della Juventus.

Secondo l’analisi di Balzarini, l’esterno kosovaro è stato ritenuto “non funzionale” per la specifica partita contro il Milan. Il motivo? “Perché avrebbe sbilanciato in sostanza la Juventus”, ha spiegato il giornalista. Di fronte alla superiorità tecnica del centrocampo rossonero, Tudor avrebbe optato per una scelta più conservativa.

“Mettendosi a 5, lo ha fatto per contrastare la maggior qualità del centrocampo del Milan”, ha continuato Balzarini. In un assetto così prudente e bloccato, non c’era spazio per un giocatore di pura fantasia come Zhegrova, che avrebbe potuto compromettere l’equilibrio difensivo della squadra.

Zhegrova Juve: una squadra bassa contro il volere di Tudor

Tuttavia, l’analisi di Balzarini si arricchisce di un dettaglio fondamentale, emerso dalla visione del “BordoCam” di DAZN. Nonostante l’assetto guardingo, le intenzioni di Tudor non erano quelle di subire passivamente.

“Tudor un sacco di volte diceva alla squadra di salire”, ha rivelato il giornalista, sottolineando come il tecnico chiedesse costantemente alla squadra di pressare alto e di essere più aggressiva.

La conclusione è che l’atteggiamento rinunciatario della Juve sia stato “più un atteggiamento dei giocatori” che una reale volontà del proprio allenatore. Una squadra che, forse per timore dell’avversario, è rimasta più bassa di quanto Tudor avrebbe voluto. La scelta di non inserire Zhegrova, quindi, è figlia di un contesto tattico nato in campo, in cui il tecnico ha preferito non rischiare di sbilanciare ulteriormente una squadra già in difficoltà nel seguire le sue indicazioni.