Zoff: «Se penso al DNA Juve mi viene da ridere. Un tempo c’erano Platini, Zidane e Del Piero. Spalletti uomo giusto? Non rispondo» | OneFootball

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·28 ottobre 2025

Zoff: «Se penso al DNA Juve mi viene da ridere. Un tempo c’erano Platini, Zidane e Del Piero. Spalletti uomo giusto? Non rispondo»

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Zoff: «Se penso al DNA Juve mi viene da ridere. Un tempo c’erano Platini, Zidane e Del Piero. Spalletti uomo giusto? Non rispondo». Parla l’ex portiere

Dino Zoff, ex portiere della Juventus e della Nazionale, è stato intervistato da Repubblica.

Dino Zoff, lei ha giocato più di dieci anni alla Juventus e l’ha anche allenata. Oggi la squadra è in difficoltà, non vince dalla gara con l’Inter. Alla fine come sempre paga l’allenatore e Tudor è stato cacciato. «Mi dispiace per l’uomo, ma i risultati non sono arrivati. Non mi sento di criticare la decisione. Gli unici che hanno la prospettiva giusta sono i dirigenti, che la vivono da dentro. Credo, anzi sono sicuro, che in società sappiano cosa è giusto fare e hanno fatto la scelta migliore in questo momento».


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Anche secondo lei mancano giocatori con il Dna della Juve? Lo dice Tacchinardi, lo dice Del Piero. «Mi viene da ridere. Una volta la Juventus era fatta da grandi giocatori e grandi uomini. C’erano Platini, Zidane, Del Piero. Questo era il Dna della Juve. Oggi i Platini non si trovano. Ma non ce li ha nessuno, non ci sono».

Quindi è un problema di giocatori? Non sono da Juventus? «Non direi. La rosa non è di bassa qualità. Ci sono buoni giocatori che non stanno rendendo come si aspettava. Ma non mi spaventerei. Sono in grado di arrivare tra le prime 4, c’è il tempo per recuperare e la Champions League è alla portata».

Come si aggiusta una situazione così? Qual è il primo problema da affrontare? «Nella Juventus in questo momento manca soprattutto fiducia. Io, se dovessi allenare ancora, ripartirei da lì. Quando prendi una squadra in difficoltà si parte dall’abc, dai compiti da dare a ogni giocatore, ma soprattutto si deve dare serenità e convinzione che sono le prime cose che mancano quando non si vince».

Ci sono altri problemi? «È una squadra troppo nuova. Non c’è dubbio che il rendimento sia al di sotto delle aspettative. Manca ancora l’affiatamento tra vecchi e nuovi, chi è arrivato non si è ancora inserito. Ci sono giocatori che non hanno ancora trovato la loro posizione».

Spalletti, ex ct come lei, è il nome più adatto? «Non le rispondo».

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