Ajax Inter, siparietto tra i fratelli Esposito nel post partita: ecco che cosa è successo | OneFootball

Ajax Inter, simpatico siparietto tra i fratelli Esposito nel post partita: ecco che cosa è successo, le parole di Sebastiano

Un momento di leggerezza e orgoglio ha caratterizzato il post partita di Ajax-Inter, sfida valida per la prima giornata della Champions League, che ha visto l’esordio europeo di Pio Esposito, giovane attaccante emergente della squadra nerazzurra. A rendere speciale la giornata ci ha pensato il fratello maggiore, Sebastiano Esposito, attaccante del Cagliari, che ha voluto celebrare il debutto del fratello con un simpatico scambio di battute durante un collegamento telefonico con la giornalista Alessia Tarquinio.

L’esordio di Pio Esposito in Champions League

Pio Esposito, classe 2005, ha esordito nella massima competizione europea con la maglia dell’Inter, entrando così nel mondo della Champions League a soli vent’anni. Il giovane attaccante ha mostrato grande carattere e determinazione sul campo, impressionando tifosi e addetti ai lavori per la sua lucidità e la capacità di inserirsi nei meccanismi offensivi della squadra di Cristian Chivu.

Il messaggio di Sebastiano Esposito

Al termine della partita, la giornalista ha contattato al telefono Sebastiano Esposito, attaccante del Cagliari, che non ha nascosto l’orgoglio per il fratello più giovane. Con tono scherzoso e affettuoso, Sebastiano ha commentato la prestazione di Pio:

IL COMMENTO DI SEBASTIANO ESPOSITO – «Ma in realtà io non ti ho fatto nessun complimento! Scherzi a parte siamo solo che orgogliosi, mi sono venuti i brividi perché hai fatto veramente una grande partita. Poi è arrivata anche l’ora di fare gol, altrimenti io scappo e poi non mi riprendi più!»

Pio Esposito ha risposto con altrettanto affetto, ricordando il momento dell’esordio e condividendo l’orgoglio per tutta la famiglia:

LA RISPOSTA DI PIO ESPOSITO – «Ovviamente parlavo di tutti gli altri componenti della famiglia! Il suo esordio in Champions League con l’Inter lo ricordo bene, ovviamente ero lì allo stadio. Quindi per me è un orgoglio doppio».

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