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·10 de novembro de 2025

Bergomi: «Vi spiego come la Juventus dovrebbe sfruttare Yildiz». Il consiglio a Spalletti

Imagem do artigo:Bergomi: «Vi spiego come la Juventus dovrebbe sfruttare Yildiz». Il consiglio a Spalletti

Bergomi: «Vi spiego come la Juventus dovrebbe sfruttare Yildiz». Il consiglio a Spalletti da parte dell’ex difensore di Inter e Nazionale

Il dibattito sulla reale qualità tecnica della rosa della Juventus continua a tenere banco negli studi televisivi. I bianconeri, pur rimanendo agganciati alle posizioni di vertice, faticano a convincere sul piano del gioco, e molti analisti puntano il dito contro un livello tecnico generale ritenuto non all’altezza della tradizione del club o dei top team europei.


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A questo dibattito si è unito autorevolmente anche Beppe Bergomi. L’ex difensore dell’Inter e della Nazionale, intervenuto negli studi di “Sky Sport”, ha partecipato alla discussione ponendo una domanda tanto semplice quanto provocatoria. Bergomi, di fatto, mette in dubbio la presenza stessa di questa “qualità diffusa” nella squadra attualmente a disposizione di Luciano Spalletti.

«Dove la troviamo questa qualità nella Juve, in chi la troviamo?»

Questa la domanda retorica posta dall’opinionista, che suggerisce come, al di là dell’organizzazione tattica, della struttura fisica e della solidità, i giocatori capaci di fare realmente la differenza con la pura tecnica individuale siano molto pochi.

Bergomi, tuttavia, individua un’eccezione, un profilo su cui la Juventus dovrebbe, a suo dire, puntare in modo diverso: Kenan Yildiz. L’ex capitano nerazzurro non si è limitato a citarlo, ma ha offerto una chiara visione tattica su come massimizzare il potenziale del giovane talento turco, che finora ha faticato a incidere con continuità.

«Yildiz mi piacerebbe tra le linee, servirlo con tempi diversi, metterlo nelle condizioni di giocare 1 contro 1».

L’analisi di Bergomi è precisa: Yildiz non è un’ala pura da servire solo sulla corsa, ma un giocatore di fantasia che deve ricevere palla negli spazi di mezzo (tra il centrocampo e la difesa avversari). Da quella posizione, e servito con “tempi diversi” (cioè non solo con passaggi scontati o frettolosi), il turco può finalmente sfruttare la sua abilità migliore: il dribbling e la creazione di superiorità numerica. L’intervento di Bergomi è quindi una doppia riflessione: una sulla presunta carenza generale di qualità nella rosa e, al tempo stesso, una sul mancato utilizzo ottimale di quel talento tecnico che, invece, è indiscutibilmente presente.

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