Bologna, Sartori a tutto tondo: “Qui sto benissimo! Lucumí rinnova? Chiedetelo a lui. Dallinga deve imparare da Pio Esposito…” | OneFootball

Giovanni Sartori, direttore sportivo del Bologna, si è concesso ai microfoni de ‘La Repubblica’. Ecco le sue parole…

I successi che il Bologna sta ottenendo negli ultimi anni li deve in gran parte a Giovanni Sartori. L’uomo dei miracoli: colui che ha portato in Europa Chievo Verona ed Atalanta, per poi riuscirsi anche con il Bologna, con cui ha vinto anche il suo primo trofeo da dirigente, la Coppa Italia dell’anno scorso. In estate tante le voci che lo vedevano via dal capoluogo emiliano, ma lui non ha mai avuto dubbi: in testa c’era solo il Bologna. Di seguito le sue parole rilasciate a ‘La Repubblica‘, dove ha trattato diversi temi interessanti.

Bologna, Sartori: “Quest’anno partiti meglio. Metodo Atalanta? Non replicabile”

Di seguito le parole di Giovanni Sartori, riprese da gianlucadimarzio.com.

Sull’inizio di questa stagione: “Speravo che non aver cambiato allenatore evitasse i traumi della scorsa estate. Ci mettemmo due mesi a capirlo e nel frattempo il cammino in Champions League venne compromesso. Ora siamo partiti meglio“.

Possibile addio in estate? “Se i soldi fossero stati un criterio non sarei stato trent’anni al Chievo. Dove mi trovo bene io rimango, se benvoluto. Qui mi trovo benissimo, si lavora in armonia, mi sento apprezzato da Saputo e Fenucci e dai bolognesi. Bologna è una piazza educata e competente. Tutto questo per me fa la differenza“.

Il metodo Atalanta: “Il metodo Atalanta non è replicabile perché qui manca un rifornimento dal basso, manca il vivaio. Il settore giovanile deve crescere, ci stiamo provando. Mi auguro di vedere risultati nel giro di un paio di anni e intendo dire titolari da Serie A“.

Sartori: “Rowe ha qualità, ma la differenza la fa la testa. Su Heggem…”

Su Dallinga, Rowe ed Heggem: “Dallinga andrà giudicato a fine stagione. Gli do un piccolo consiglio: impari a usare molto più il corpo come fa Pio Esposito o Castro. Dallinga ha piedi buoni, vista la stazza potrebbe essere molto più pericoloso. Rowe ha un grande potenziale, sta a lui calarsi nella realtà italiana e bologna. Le qualità le ha, ma è la testa a fare la differenza e lui dovrà lavorare parecchio. Il nuovo Beukema? Heggem perché l’affidabilità è il primo dei dieci comandanti del calcio e lui come Sam è un regolare“.

Il rinnovo di Lucumí: “Stiamo parlando con lui del rinnovo e saremmo felicissimi se restasse, lui non so, chiedeteglielo. Ci rivedremo più avanti e ci dirà cosa ha deciso. Dopo aver dovuto rinunciare alla Premier si è rimesso sul pezzo con professionalità“.

Sul rapporto con gli allenatori: “Perché non andavo d’accordo con alcuni allenatori? Potrei scrivere un libro a riguardo. Litigo poco, mi è successo ma non con Italiano. Lui è molto disponibile al dialogo. La Roma ha un passo da Champions fin dall’anno scorso con Ranieri. Gasperini è un buon allenatore, è stato bravo a dare continuità mettendoci del suo“.