Inter News 24
·27 de agosto de 2025
Capello sull’Inter: «Serve convertire la rabbia e l’amarezza per l’epilogo contro il PSG in carburante per riprovarci»

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·27 de agosto de 2025
Fabio Capello, ex allenatore e oggi opinionista di spicco, ha analizzato sulle colonne de La Gazzetta dello Sport le prospettive dell’Inter in vista della prossima Champions League. Per l’ex tecnico di Milan, Roma e Real Madrid, i nerazzurri hanno tutte le carte in regola per recitare ancora un ruolo da assoluti protagonisti.
Capello parte da un concetto chiaro: trasformare la delusione della finale di Monaco in energia positiva. «L’Inter dovrà convertire la rabbia e l’amarezza per l’epilogo contro il PSG in carburante per riprovarci. La partenza bruciante in Serie A autorizza all’ottimismo».
Secondo l’allenatore friulano, la rosa a disposizione di Cristian Chivu non ha nulla da invidiare alle big europee: «Ai nerazzurri non manca niente per arrivare fino in fondo anche stavolta: hanno struttura, mentalità e calciatori. E quando parlo di calciatori, penso anche ai nuovi arrivati, finalmente all’altezza dei titolari».
Capello ha speso parole importanti per gli innesti estivi. Petar Sucic, centrocampista croato classe 2003, è stato definito «già padrone di San Siro al debutto». Altre menzioni speciali per Bonny, andato subito in gol contro il Torino, e per il giovane Pio Esposito, che avrà un ruolo sempre più centrale.
Il cambio in panchina, con l’arrivo di Cristian Chivu, ha già portato frutti. «Si respira aria nuova e questa sensazione si riflette in campo. Vedo tutti i giocatori, inclusi senatori come Lautaro e Barella, pronti a rimettersi in discussione e disponibili a seguire i principi del nuovo allenatore».
Per Capello, l’esperienza maturata nella scorsa edizione non è stata vana: lo shock della finale persa non può cancellare il cammino straordinario dei mesi precedenti. «L’Inter oggi è una squadra consapevole di poter vincere la Coppa e sa perfettamente come muoversi».
Chivu, pur al debutto da allenatore in Champions, ha dalla sua un dettaglio che non sfugge a Capello: «Da giocatore quella Coppa l’ha sollevata nel 2010, nell’ultimo trionfo di un’italiana. Per chi crede ai segni del destino…».