Inter News 24
·18 de setembro de 2025
De Grandis su Pio Esposito: «Il paragone con Dzeko? Lui è un regista offensivo e anche più tecnico, ma se fai tutti quei gol in Serie B significa una cosa»

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·18 de setembro de 2025
Nel corso di una discussione a Sky Sport, il noto giornalista Stefano De Grandis ha parlato di Pio Esposito, l’attaccante dell’Inter, che dopo l’esordio di ieri in Champions League contro l’Ajax ha dichiarato di ispirarsi a Edin Dzeko per migliorare il suo gioco. De Grandis ha elogiato la sua attitudine, sottolineando come Esposito sia pronto a dimostrare il suo valore, pur riconoscendo le difficoltà legate al turnover.
Riguardo al turnover in generale, De Grandis ha fatto riferimento a Taremi, Arnautovic e Correa, che l’anno scorso hanno evidenziato la difficoltà di trovare sintonia tra i titolari e le riserve. Il giornalista ha osservato che, se si cambia uno o due uomini per reparto, la squadra riesce a mantenere il ritmo, ma quando le modifiche sono massicce e riguardano un solo reparto, diventa difficile mantenere la coesione e la memoria di gioco.
SU PIO ESPOSITO – «Lui era quasi un regista offensivo, un top da quel punto di vista oltre ad essere un formidabile cannoniere. Vero che Esposito gioca a testa alta e fa un triangolo in area di rigore, nel secondo tempo in cui manda in porta Mkhitaryan mi sembra, e quello è un bel gesto che mostra che sa giocare a calcio. In più in area di rigore ha questa stazza, questa capacità di difendere il pallone. Dzeko è più tecnico. La tecnica può migliorare, la velocità meno. Ma non si può pretendere che abbia la velocità di Cruijff».
SENTE LA MAGLIA MA NON GLI PESA? – «Sì è vero. Un giovane bisogna vedere come impatta, ci sono giocatori di cui si parlava tanti da ragazzini, prendi ad esempio Mansour di cui si parlava tantissimo e tutti giuravano sarebbe diventata una stella. Poi serve l’approccio con la prima squadra, il peso della maglia, la pressione del pubblico, la capacità di giocare con giocatori di esperienza diversa. Ma se segni tanti gol in Serie B e ti prendi tutta questa responsabilità in area di rigore vuol dire che hai personalità».
SE POSSONO RIFIATARE THURAM E LAUTARO? – «Purtroppo l’anno scorso, soprattutto Taremi, ma anche Arnautovic e Correa hanno fatto sentire quasi sempre la mancanza dei titolari. Se tu ne cambi uno soffri di meno se cambi un uomo per reparto. Il turn over diventa cagionevole quando intervieni massicciamente su un solo reparto ed è difficile che riescano a giocare a memoria giocatori che giocano poco insieme».