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Inter News 24

·19 de setembro de 2025

Esposito Inter, il Napoli ci ha provato seriamente: era il nome di Conte, la rivelazione

Imagem do artigo:Esposito Inter, il Napoli ci ha provato seriamente: era il nome di Conte, la rivelazione

Esposito Inter, le ultime sul futuro del giovane attaccante nerazzurro dopo l’esordio da titolare in Champions League. I dettagli

La prestazione di Pio Esposito contro l’Ajax è ancora vivida nella mente di tifosi e addetti ai lavori. Un debutto da titolare in Champions League che ha avuto il sapore dell’investitura. Non solo perché il classe 2005 ha retto alla pressione di un palcoscenico europeo come se fosse un veterano, ma perché ha dimostrato, con tocco e visione di gioco, di essere un attaccante già pronto per grandi responsabilità. L’edizione odierna di Libero lo celebra così: “Novantaquattro sulla maglia, Nove nell’anima”. Un’etichetta che sa di poesia calcistica e che racconta perfettamente la sua identità in campo.

Esposito, infatti, non è il classico centravanti “statico” o da area di rigore. Quel vecchio soprannome di “centravanti-boa”, tanto in voga al bar sport, gli sta stretto. Pio non si limita ad aspettare il pallone: lo viene a prendere, si mette costantemente “in luce”, si muove con intelligenza e si integra nei meccanismi di squadra con una maturità sorprendente. Sa offrire appoggi, aperture, sponde, cambi di gioco: una specie di regista avanzato con il fisico da attaccante. Il paragone con Edin Dzeko, per caratteristiche tecniche e atteggiamento in campo, non è affatto azzardato. E guarda caso, il bosniaco è stato una figura di riferimento per il giovane Esposito, che lo osservava da vicino ai tempi della Primavera nerazzurra allenata da… Cristian Chivu.


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Ogni tocco di palla di Pio è pensato, mai casuale. Come sottolinea Libero, basta osservare i suoi micro-movimenti quando l’Inter costruisce l’azione: cerca costantemente lo spazio, anticipa mentalmente le giocate. Un patrimonio raro per un ragazzo di vent’anni. Non è un caso che in estate sia stato al centro del mercato: Antonio Conte lo aveva individuato come il profilo perfetto per il suo Napoli, tanto da preferirlo a Hojlund. De Laurentiis era disposto a mettere sul tavolo oltre 40 milioni, ma l’Inter ha detto no, chiarendo fin da subito che il 2005 sarebbe rimasto.

Una scelta che oggi sembra più che azzeccata. Pio non solo è utile per favorire gli inserimenti delle mezzali, ma è anche ideale per giocare in coppia con un altro centravanti: Thuram, con cui ha già mostrato grande intesa, Lautaro, che torna contro il Sassuolo, o Bonny, altra alternativa pronta a inserirsi. Esposito diventa così un’arma in più per Chivu, ma anche per il c.t. Gennaro Gattuso, che adesso si ritrova con una ricchezza improvvisa nel reparto punte — un lusso impensabile fino a pochi anni fa.

La sua crescita è evidente. E se queste sono le premesse, il futuro di Pio Esposito potrebbe essere già cominciato.

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