Calcionews24
·19 de março de 2025
Fagioli rivela: «Ho pianto per la Juve, ma ora alla Fiorentina sono tornato a vivere. Motta non mi considerava, ringrazio solo Allegri…»

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·19 de março de 2025
Nicolò Fagioli ha parlato al Corriere dello Sport della sua nuova avventura alla Fiorentina e dell’addio alla Juve.
ADDIO ALLA JUVE E IMPATTO ALLA FIORENTINA – «Mi sono riappropriato della mia vita… Alla Juve sono stato undici anni, quando a fine dicembre ho deciso che me ne sarei andato mi sono sentito più leggero. Ma nel momento dell’addio ho pianto. Una bella botta. Ho pianto senza accorgermene, quel giorno mi sono reso conto che si chiudeva una lunga fase della vita, lasciavo i posti, i compagni, il tragitto di tutti i giorni. È stato traumatico. La Fiorentina mi ha accolto con tanto affetto e la novità ha finito per prevalere sul resto».
MOTTA E ALLEGRI – «Alla Juve devi vincere vincere vincere, non puoi sbagliare. Se sbagli vai fuori. E se sei il giovane diventi il primo cambio e nessuno dice niente. Solo Allegri mi ha dato la possibilità di giocare con continuità. Dopo Genoa e Lipsia Motta non mi ha più considerato. Firenze mi ha restituito il piacere e la leggerezza. Fagiolino è morto, oggi sono Nicolò».
PIACERE E LEGGEREZZA PERDUTE – «Quando sai che l’allenatore non ti vede, se manca la fiducia ti prepari peggio, vai al campo, senti la pesantezza dell’allenamento e naturalmente non rendi. Se entri per tre, quattro minuti e ti dicono che devi entrare meglio, dentro di te scatta qualcosa di negativo. La testa gira diversamente».