❗️Fonseca: “Panchina Theo? Non era una punizione! Tonsillite per Morata, può giocare Camarda” | OneFootball

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·19 de dezembro de 2024

❗️Fonseca: “Panchina Theo? Non era una punizione! Tonsillite per Morata, può giocare Camarda”

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Paulo Fonseca è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dell’anticipo che vedrà domani il suo Milan far visita all’Hellas Verona al “Bentegodi” nell’anticipo della diciassettesima giornata di Serie A.

“Tutte le partite sono importanti, lo dico dal primo giorno e lo farò fino alla fine. Abbiamo lavorato tanto per arrivare a questa gara per vincere. Theo? Abbiamo parlato prima della partita con il Genoa, per me la sua situazione è facile da spiegare. Ha giocato tanto, anche in Nazionale, e in queste ultime settimane non è apparso nelle migliori condizioni fisiche. Aveva bisogno di riposare per rendere di nuovo al top, per noi è un giocatore importantissimo. La panchina non era una punizione, bensì un modo per riavere a disposizione in piena forma il miglior terzino al mondo”.


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“Momento della squadra? Questa settimana è stata come le altre, ossia caratterizzata da una perfetta atmosfera per lavorare. Mai ho sentito la squadra sfiduciata o senza voglia di lavorare dopo una partita. Tutti noi comprendiamo la frustrazione dei tifosi, ma nessuno ha più voglia di vincere di noi. I ragazzi sono forti e capiscono lo stato d’animo della tifoseria. L’unica cosa che possiamo fare è continuare a lavorare per sovvertire questo trend”.

“Non mi piace fare bilanci, perché io vedo le cose magari diversamente dagli altri e può darsi che la mia prospettiva dall’interno non venga capita o colta totalmente. I margini di miglioramento devono essere innanzitutto nei risultati. Presto il mercato comincerà a essere il tema principale delle conferenze stampa, ma è ancora presto. Mi confronto sempre con la società che mi ha detto di essere pronta a intervenire qualora ce ne fosse bisogno per rinforzare la squadra”.

“Analizziamo sempre le partite, provando a risolvere gli errori. Dopo Cagliari, ad esempio, non abbiamo più preso goal di quel tipo. Chiaro che ogni partita sia diversa da ogni altra, vanno valutate tante cose e non solo il risultato. Non abbiamo mai giocato partite in cui sono emersi problemi tattici, di organizzazione o nel quale l’avversario ha dominato. Forse solo contro il Liverpool, ma in tutte le altre sono emersi errori di natura diversa, come mentali o di atteggiamento. Mai, ripeto, di natura tattica o in termini organizzazione. Detto questo, abbiamo ancora tanto da fare per migliorare”.

“Credo che le vittorie portino fiducia sia alla squadra che all’ambiente. Se dovessimo riuscire a portare a casa le ultime partite dell’anno e a fare bene in Supercoppa, sicuramente il nostro percorso verrebbe visto diversamente. Non mi sento a rischio. Si guardano spesso solo i risultati, e sotto questo punto di vista abbiamo tanto da fare e da migliorare. Ripeto, per me il problema in questo momento non è tecnico o tattico, ma mentale. E lo dico dopo che questa settimana ho rivisto tutti i goal incassati. Questo riguarda anche le partite che abbiamo vinto. Per me non esiste solo il punteggio finale”.

“In questa squadra hanno già giocato Torriani, Camarda, Jimenez, Liberali, Bartesaghi e Zeroli. Leggere che non si sappia quale sia la loro posizione tra prima squadra e Milan Futuro è incredibile. Abbiamo avuto diversi infortuni, tra cui ora Morata che ha la tonsillite. Può giocare Camarda, lui come altri. Qualcuno dei giovani sarà in campo anche domani. Abraham e Camarda insieme? Ho pensato alla possibilità di avere due attaccanti, ma con la situazione relativa a Morata non possiamo cominciare così la partita”.

“Contestati dirigenti e giocatori ma non io? Sento comunque le stesse sensazioni avvertite da club e ragazzi. Le critiche sono per tutti, non penso che i tifosi vogliano meno bene a loro che a me”.

“Rispetto alle stagioni alla Roma, non possiamo fare paragoni. Calciatori e squadre diverse. Quello che possiamo fare in più è migliorare nei risultati. Il mio modo di comunicare è sintomo del mio modo di fare nella vita. Può piacere o meno, ma la mia priorità sono le vittorie. Chiaro che quando si vince sia più facile comunicare, perché le vostre domande sono più facili (ride)”.

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