Immobile e Bernadeschi: Bologna per riconquistare l’azzurro | OneFootball

Nonostante abbiamo vinto gli Europei nel 2021 con Roberto Mancini, in entrambi rimane ancora la voglia di ritornare nel giro della Nazionale in vista degli impegni futuri

Orsolini e Cambiaghi d’accordo, ma perché anche Immobile e Bernadeschi possono sperare di essere chiamati da Gennaro Gattuso in Nazionale? Un vero e proprio punto di domanda che avrà una risposta nei prossimi mesi, ammesso e concesso che riusciremo quantomeno a centrare i play off per provare ad andare ai Mondiali.

Quel che è certo, è che entrambi hanno accettato l’opportunità d’approdare a Bologna, anche e sopratutto perché cullano il sogno di rientrare nel giro azzurro. Due che quella maglia l’hanno indossata da protagonisti, vincendo un Europeo apponendo anche loro il proprio marchio di fabbrica e che nonostante possano in teoria avvertire quel senso d’appagamento, derivato dalla notte magica di Wembley, continuano ancora a manifestare quel senso di nostalgia per il bene della Patria.

Ciro, inizio in rossoblu in salita: confronto con gli ex del passato

Avventura sulla via Emilia che per entrambi è iniziata con il freno a mano tirato, ma per vicissitudini diverse. L’Olimpico che per Ciro è stato un qualcosa di speciale, durante la sua esperienza con la maglia della Lazio, nel corso della prima giornata di campionato si è invece trasformato fatale, nel negargli la possibilità d’iniziare subito con il botto, la propria esperienza bolognese, dal punto realizzativo.

Ciro, inizio in rossoblu in salita e confronto con gli ex del passato BolognaSportNews (Photo by Massimo Paolone/LaPresse)

Non lotterà per la vittoria della classifica cannonieri, abitudine che aveva acquisito durante il periodo trascorso in biancoceleste, ma la sensazione è che Immobile, se ancora al 100%, possa ancora garantire ad Italiano e al resto della truppa, un buon numero considerevole di reti, che possono pesare nell’economia di un’intera annata.

Riuscire a prendere Roberto Baggio, Beppe Signori ed Alberto Gilardino come modelli d’ispirazione può essere per Ciro un lasciapassare importante per piazzare un rilancio in piena regola. Divin Codino che approdò a Bologna nell’estate del 1997, spinto dalla stessa motivazione di Immobile, ovvero quella di ritornare nel giro della Nazionale.

Mai scelta fu più azzeccata per Roby, che con Renzo Ulivieri disputò una stagione bellissima, realizzando ventidue reti in trenta partite, che gli permisero di essere convocato da Cesare Maldini per i Mondiali di Francia ’98. Lui che a differenza di Immobile, che ha vinto l’Europeo nel 2021, mentalmente si trascinava ancora l’amarezza per il rigore fallito nella finale iridata di Usa 94 contro il Brasile, unita all’esclusione dagli Europei del 1996 da parte di Arrigo Sacchi.

Lo stesso dicasi per Beppe-gol, che però non riconquistò l’azzurro ma trascorse sei anni importanti in maglia rossoblu, dopo (guarda caso), l’esperienza bellissima con la maglia della Lazio. Dalle parti di Piazza Maggiore non verrà mai ricordato come Baggio e Signori, ma anche Gilardino merita una citazione importante.

Il bomber è riuscito a mettere insieme 13 reti in 36 presenze nella sola stagione trascorsa a Bologna (2012/13) che gli permisero di ritornare nel giro azzurro con la gestione di Cesare Prandelli, durante la Confederations Cup del 2013, chiusa con il terzo posto finale.

Non solo Immobile: anche Berna in naftalina

Immobile ma non solo, si diceva. Ebbene si, perché anche Bernadeschi ha preferito prendere la direzione di Bologna, per provare a rimettersi in discussione. Ruolo e caratteristiche totalmente diverse rispetto a Ciro, ma motivazioni pressoché identiche.

Una collocazione nel sistema di gioco di Vincenzo Italiano, che gli potrebbe rivedere ancora insieme appassionatamente, cosa che già ha saputo fare (e bene) Roberto Mancini nel periodo in cui se li è ritrovati a sua disposizione in Nazionale.

Non solo Immobile: anche Berna in natfalina BolognaSportNews (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images Via OneFootball)

Lo spezzone di partita disputato contro il Pisa, ha fatto capire a tutti come Federico abbia ancora quella voglia di piazzarsi sulla fascia sinistra, puntare l’uomo e poi cercare la conclusione in porta, oppure il passaggio smarcante per l’attaccante di turno. Orsolini, Immobile, Bernadeschi, un trio che a Bologna può andare di moda se tutti e tre saranno al massimo della loro condizione fisica ed atletica e che potrà ritornare utile anche nei confronti di Gennaro Gattuso.