Inter News 24
·14 de setembro de 2025
Juventus Inter, la squadra di Chivu c’è ma non ha più la durezza di chi non si fa scalfire? Cosa è cambiato

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·14 de setembro de 2025
Nel consueto post-partita, Repubblica ha offerto un’analisi impietosa della sconfitta dell’Inter contro la Juventus, che ha visto la squadra di Cristian Chivu incassare la seconda sconfitta consecutiva. La sinossi del match, incentrata sulla sconfitta per 4-3 all’Allianz Stadium, descrive una Inter che, pur mostrando qualità e capacità di rimonta, non ha saputo reagire alla reazione della Juve, che ha vinto perché “lo ha voluto”.
Secondo il quotidiano romano, l’Inter ha dato l’impressione di una squadra che, pur avendo i mezzi per essere forte, è ormai “sfinita” o addirittura “finita”. Nonostante la presenza di giocatori di grande qualità, la squadra nerazzurra sembra essere in difficoltà nel trasmettere la giusta energia. La rimonta della Juventus, che ha recuperato due gol in soli otto minuti, è vista come la combinazione di due fattori: l’improvvisa paura di vincere che ha preso la Juve e le scelte discutibili di Chivu, che ha tolto in un colpo solo i due migliori giocatori dell’Inter, Calhanoglu e Lautaro.
Repubblica sottolinea come la vecchia guardia dell’Inter, pur trattando ancora bene il pallone, appaia “smunta” e incapace di dare la giusta energia alla squadra. A differenza delle aspettative, i senatori dell’Inter sembrano privi della durezza mentale che li caratterizzava in passato. Nicolò Barella e Lautaro Martínez sono identificati come i giocatori che più di tutti hanno manifestato difficoltà nel corso della partita, con Barella che non ha brillato per la solita aggressività e Lautaro che ha faticato a incidere.
Inoltre, il cambio di Calhanoglu, che è stato il migliore in campo fino al momento della sostituzione, potrebbe segnare l’inizio di una riflessione sulla necessità di rinnovare e svecchiare la squadra. Chivu è chiamato a prendere decisioni importanti, cercando di dare una nuova direzione alla squadra. La sconfitta contro la Juventus, con il gol di Adzic che ha piegato le mani di Sommer, è vista come una metafora della situazione attuale: l’Inter c’è, ma non ha più la durezza mentale che le permetteva di non farsi scalfire dalle difficoltà.
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