Kostic, croce e delizia con la Serbia: tanta spinta in avanti ma quanta fatica nella fase difensiva. I numeri della prestazione del bianconero non mentono | OneFootball

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·15 de outubro de 2025

Kostic, croce e delizia con la Serbia: tanta spinta in avanti ma quanta fatica nella fase difensiva. I numeri della prestazione del bianconero non mentono

Imagem do artigo:Kostic, croce e delizia con la Serbia: tanta spinta in avanti ma quanta fatica nella fase difensiva. I numeri della prestazione del bianconero non mentono

Kostic, croce e delizia con la Serbia: tutti i numeri della partita dell’esterno bianconero con la nazionale

Una prestazione di pura generosità, di spinta incessante, ma anche di grande sofferenza. La partita di Filip Kostic con la maglia della Serbia è stata un’altalena di emozioni, un concentrato di luci e ombre che fotografa perfettamente le sue caratteristiche. L’esterno della Juventus è stato l’uomo più creativo dei suoi, ma ha anche pagato dazio in termini di precisione e solidità difensiva.

La nota più lieta, quella che fa sorridere anche Igor Tudor, è senza dubbio l’intesa con il suo compagno di club. È stato proprio Kostic a servire a Dusan Vlahovic l’assist per il gol del momentaneo 2-1, una connessione “Made in Juve” che ha sbloccato una partita complicatissima. Ma il suo contributo offensivo non si è fermato qui.


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Per l’esterno serbo, classe 1992, i numeri parlano di una serata da leader offensivo: ha creato ben due grandi occasioni da rete e ha servito due passaggi chiave. A questo si aggiunge un volume di gioco impressionante, con 15 cross tentati, a testimonianza di come ogni azione pericolosa della Serbia sia passata dai suoi piedi.

Kostic, tanti palloni persi e sofferenza in difesa: i numeri che preoccupano

Se in attacco è stato il faro, in fase difensiva e di gestione del pallone la sua è stata una serata da incubo. Il dato più pesante è quello dei 17 palloni persi, un’enormità, il rovescio della medaglia di uno stile di gioco sempre propenso al rischio.

Anche sul piano fisico, Kostic ha faticato enormemente a contenere gli avversari. Ha vinto solo 2 dei 6 duelli a terra ingaggiati ed è stato superato in dribbling in ben tre occasioni, dimostrando una preoccupante fragilità nell’uno contro uno. A questo si aggiunge lo zero alla voce “contrasti vinti”, un segnale di come sia stato spesso saltato con troppa facilità.

La sua è stata dunque una partita di enorme sacrificio e di grande iniziativa, ma anche di imprecisione. Un leader che ha provato a caricarsi la squadra sulle spalle, ma che non è riuscito a essere continuo per tutti i 90 minuti. Ora tornerà a Torino, con un assist in più nel bagaglio ma anche con la consapevolezza di dover lavorare ancora molto per trovare il giusto equilibrio.

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