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·31 de outubro de 2025
La Lazio di Maurizio Sarri: c'è chi cresce e c'è chi cala

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La Lazio continua la sua stagione. Una stagione iniziata con la difficoltà di un calciomercato bloccato che non ha permesso un miglioramento e un intervento utile al gioco del suo allenatore Maurizio Sarri. Da qui l'evolversi della stagione che sta avendo alti e bassi ma che, considerando le vicissitudini, sta mostrando elementi positivi su cui lavorare ed un miglioramento non da poco.
La società biancoceleste ha messo da parte un bottino di 12 punti che corrispondono ad un 11simo posto in classifica. Il tutto da analizzare sulla base di una serie interminabile di infortuni che ha portato spesso Sarri a dover ridisegnare una squadra con grossi limiti e sopratutto con una coperta a dir poco corta. C'è poi un altro discorso, quello dei singoli. Il “Comandante” è un maestro in termini di amalgama da creare ma a volte qualche singolo può rimetterci, come sta accadendo ad alcuni profili della Lazio di quest'anno.
I profili che riescono a dare forse anche più di quelle che sono le loro qualità riguardano principalmente la fase difensiva. Su tutti i due centrali Alessio Romagnoli e Mario Gila. I due stanno portando a casa numeri importanti, sia per i gol incassati sia per le prestazioni che portano a casa alla fine di ogni match. Un altro, completamente rinato, è Ivan Provedel. Il numero 94 infatti sembrava finito ai margini del progetto, Sarri lo ha rilanciato con coraggio e il campo ha dato le sue risposte nonchè il suo esito: Provedel punto fermo e titolarissimo. Nel poker vincente di Sarri appare anche il nome di Danilo Cataldi. Il playmaker è tornato ai massimi livelli dimostrando massima affidabilità e attenuando l'assenza di un tassello importante come Nicolò Rovella.
Se da una parte c'è chi ci ha fortemente guadagnato performando con il “Comandante” dall'altra c'è invece chi non riesce a brillare come dovrebbe o potrebbe. Su tutti il capitano Mattia Zaccagni. Finora le sue prestazioni sono sottotono ed a tratti è irriconoscibile, da capire il perchè. L'altro nome è quello di Boulaye Dia, il franco-senegalese viene da un'ottima stagione con Marco Baroni, dove, anche dal punto di vista realizzativo ha fatto vedere cose importanti. Un giovane profilo che sta creando tante perplessità è il giovane Dele-Bashiru, anche lui viene da una buona ultima stagione ma quest'anno con Sarri sembra fin troppo apatico ed inconcludente. Il nigeriano ha comunque l'attenuante dell'età e del fisiologico tempo richiesto per entrare negli schemi di Sarri.









































