Calcionews24
·17 de junho de 2025
La priorità dell’Atalanta sul mercato si chiama difesa: servono almeno due innesti tra rinnovamenti e qualche cessione

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·17 de junho de 2025
Il calciomercato dell’Atalanta sarà fondamentale per capire l’identità in vista della prossima stagione. Tuttavia tra mille ipotesi c’è una certezza su cui la Dea non può permettersi esitazioni: investire nella difesa. Se in altri reparti si può assistere a un possibile effetto domino, la retroguardia invece necessita di molti interventi.
Hien, Kolasinac, Scalvini, Djimsiti, Toloi, Kossounou, Godfrey e poi il giovane Bonfanti. All’apparenza potrebbe sembrare numeroso, ma se si esclude il possibile riscatto del livoriano, la situazione si presenta come un mix di gru, betoniere e operai nerazzurri in attesa delle direttive del “capocantiere”.
Godfrey è in uscita, Toloi ha già lasciato la Dea, Djimsiti non è certo di rimanere, e al di là delle voci di mercato Hien su Scalvini, le condizioni fisiche di Kolasinac sono da valutare. Il bosniaco sarà un “Rambo” nella gestione del dolore, ma l’età e la sua tenuta fisica non possono essere ignorati.
L’Atalanta in rosa ha bisogno di almeno cinque difensori affidabili, con la possibilità di allargare la coperta a sei: inserendo un giovane come Bonfanti oppure riadattando certi giocatori come per esempio De Roon e Bellanova.
Campagna acquisti? Ad oggi serve acquistare almeno due nuovi difensori, puntando su profili giovani ma già con esperienza in ambito europeo (tra i seguiti da citare Ordonez e Solet). La difesa ha bisogno più di ogni altra cosa un beneficio a lungo termine: l’acquisto di Kossounou rappresenta esattamente quella strada che l’Atalanta è chiamata a percorrere con convinzione.
Altri colpi in difesa? Dipenderà da chi concretamente lascerà Bergamo. Le tempistiche saranno cruciali per evitare di trovarsi a dover completare il reparto all’ultimo momento.
Un cantiere a cielo aperto la difesa dell’Atalanta, che oggi è l’area con la più alta priorità d’intervento. Tra certezze, esperienza e nuove leve, la Dea ha bisogno di consolidarsi: a cominciare dalle sue mura.