Calcionews24
·17 de dezembro de 2025
Marco Simone e la Supercoppa: «Partite secche, pronostici impossibili. Milan e Napoli restano grandi. Chi mi assomiglia? Un giocatore dell’Inter, del ’93 mi colpì questo!»

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·17 de dezembro de 2025

È stato il pioniere delle Supercoppe italiane all’estero. Estate 1993, Washington, Milan–Torino. Marco Simone segnò il gol decisivo che portò il trofeo ai rossoneri.
Oggi, alla vigilia della semifinale di Supercoppa tra Milan e Napoli a Riad, l’ex attaccante ricorda su La Gazzetta dello Sport quella prima volta e analizza il calcio attuale, tra equilibrio in campionato, pronostici e riflessioni su Allegri, Conte e i campioni di oggi.
LA PRIMA SUPERCOPPA ALL’ESTERO – «Non fu una partita memorabile, si giocava nel pomeriggio di Washington e faceva molto caldo. Da una parte c’era Capello, dall’altra Mondonico: allenatori pragmatici, che concedevano poco allo spettacolo».
IL MILAN DI BERLUSCONI – «Il Milan di Berlusconi era un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, non solo in Italia. Giocammo in uno stadio mitico come il Robert Fitzgerald Kennedy, allora casa dei Washington Redskins. Per me, che ho sempre amato l’estero e viaggiare, fu una grande esperienza, al di là dell’aver vinto e segnato il gol decisivo».
I RICORDI DI WASHINGTON – «Mi colpì l’entusiasmo della gente. Quel Milan era seguito ovunque, era un simbolo. Forse per altri calciatori oggi queste esperienze lo sono meno».
IL CAMPIONATO EQUILIBRATO – «È ancora presto e il campionato mi sembra molto equilibrato. In vetta ora ci sono i nerazzurri, ma prima ci sono stati Napoli, Roma e Milan. Tutto cambia rapidamente e spesso si danno giudizi frettolosi, anche per colpa dei social».
ALLEGRI E I GIUDIZI AFFRETTATI – «Dicevano che Allegri fosse cotto, finito, poco aggiornato. E invece… Si può criticare il suo gioco, ma i risultati li porta sempre. L’unica cosa che non gli perdono è dire che l’obiettivo è arrivare tra le prime quattro: il Milan deve partire sempre per vincere. Questo vale anche per Inter e Juventus».
IL NAPOLI DI CONTE – «Antonio ha fatto un’impresa straordinaria solo pochi mesi fa. Ripetersi a Napoli non è mai scontato e invece è ancora lì, nel gruppo di testa».
MILAN-NAPOLI, IL PRONOSTICO – «In una partita secca è ancora più difficile fare previsioni. E poi c’è anche Leao in dubbio».
LEAO – «È il mio preferito del Milan attuale. Ha quella capacità di accendersi e fare la differenza che mi emoziona. Secondo me diventerà ancora più completo».
MODRIC – «Gioca con l’entusiasmo di quando era un signor nessuno. Ha vinto tutto, ma ha una passione genuina che i tifosi percepiscono».
IL SIMONE DI OGGI – «Per caratteristiche scelgo Lautaro: sa fare la punta e il raccordo, ed è ancora più strutturato di me. È proprio un Toro».
IL FUTURO NEL CALCIO FEMMINILE – «Ho fondato il Monaco United, club femminile di cui sono presidente, allenatore e anche magazziniere. In quattro anni puntiamo alla Serie A».









































