Inter News 24
·07 de setembro de 2025
Marcolin ricorda Mihajlovic: «All’Inter compagno e amico, non ha mai mollato»

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·07 de setembro de 2025
Nella sua carriera Dario Marcolin ha incrociato tanti campioni, ma uno in particolare gli è rimasto nel cuore: Sinisa Mihajlovic. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex centrocampista ha ripercorso il rapporto con l’ex difensore serbo, un legame nato all’Inter e proseguito in panchina, fino agli ultimi giorni di vita del tecnico scomparso nel dicembre 2022.
«Sì, all’Inter e poi sono stato il suo secondo a Catania e a Firenze. Le nostre famiglie sono molto unite. Ho vissuto Sinisa in ogni sua fase. Papà straordinario, severo ma poi si scioglieva appena i ragazzi gli facevano gli occhioni. Allenatore diretto, pretendeva sempre qualcosa di nuovo, mi martellava su questo», ha raccontato Marcolin.
Il ricordo parte dunque da Milano, quando Mihajlovic indossava la maglia nerazzurra, famoso per i suoi calci di punizione e per una personalità forte che lo ha reso leader in campo e in spogliatoio. Per Marcolin quell’esperienza è stata solo l’inizio di un percorso che si è trasformato in amicizia profonda.
La vicinanza non è mancata nemmeno nei momenti più difficili, quando Mihajlovic ha dovuto affrontare la battaglia contro la leucemia. «Quando è stato ricoverato per la prima volta ero lì a Bologna. Appena siamo potuti entrare da lui, con la moglie, ci ha detto che prendeva 21 pasticche al giorno, ma ha sempre reagito. Ha fatto il trapianto di midollo, è uscito e ha ripreso a fare tutto. È tornato anche a giocare a padel con me. Pretendeva sempre tantissimo da se stesso».
Marcolin ha poi ricordato gli ultimi giorni di Sinisa, esempio di forza fino alla fine: «Otto giorni prima di morire è andato a correre col figlio ed era lui a dire al padre “dai, basta così”. Non voleva mollare. L’ultima volta che è entrato in ospedale era un sabato, il martedì i medici dicevano che stava per morire. Se n’è andato il venerdì. È riuscito a regalarci qualche altro giorno».
Per l’Inter e per il mondo del calcio, Mihajlovic resta una figura indimenticabile. Leader, allenatore diretto, ma soprattutto uomo capace di affrontare con coraggio e dignità ogni sfida. Il ricordo di Marcolin è l’ennesima testimonianza di quanto profondo sia stato l’impatto lasciato da Sinisa in chi lo ha conosciuto davvero.