McKennie Juventus: il cuore non basta, in Champions League passo indietro del texano anche se… La pagella del centrocampista | OneFootball

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·05 de novembro de 2025

McKennie Juventus: il cuore non basta, in Champions League passo indietro del texano anche se… La pagella del centrocampista

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McKennie Juventus, il centrocampista ottiene la sufficienza più bassa contro lo Sporting: il texano non riesce a trasformarsi nel “grimaldello tattico” di Spalletti

Una conferma inaspettata in un ruolo fondamentale, ma una prestazione che non ha convinto pienamente. Weston McKennie, schierato titolare nella delicatissima sfida di Champions League pareggiata 1-1 contro lo Sporting Lisbona, ha lottato per tutti i 90 minuti, ma non è riuscito a replicare la brillante prova offerta a Cremona. La Gazzetta dello Sport gli assegna la sufficienza più risicata.

McKennie Juve: la pagella della Gazzetta

Per il centrocampista americano, il voto finale è un 6, una sufficienza che lo salva da una bocciatura, ma che ne sottolinea le difficoltà di interpretazione tattica. Paradossalmente, il suo è il voto più basso tra tutti i giocatori promossi dalla Gazzetta in campo.


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MCKENNIE 6 – «Il voto più basso. Nessuna bocciatura, ma 90 minuti vissuti senza trovare mai la giusta posizione da dov trasformarsi in ciò che si era trasformato a Cremona: nel vero grimaldello tattico di Spalletti. Il cuore non manca».

McKennie Juventus: un jolly che non ingrana

L’analisi della rosea è chiaranessuna bocciatura, perché l’impegno e il «cuore non mancano» mai al texano, ma la sua è stata una prestazione in chiaroscuro. Il problema principale è stato tattico: McKennie non è riuscito a trovare la «giusta posizione» in campo per trasformarsi in quel «vero grimaldello tattico di Spalletti» ammirato a Cremona, dove, agendo da mezzala ibrida, era stato il migliore in campo.

Nel 3-5-2 di stasera, l’americano ha faticato a dare superiorità numerica in mediana e non ha trovato gli spazi per le sue incursioni offensive. Un segnale che, quando il livello si alza (come in Champions League) e la partita diventa più fisica e veloce, McKennie rischia di perdersi, non riuscendo a incidere.

Spalletti lo ha voluto titolare anche in Champions, segno di una grande fiducia. McKennie ha lottato per 90 minuti, ma il risultato in campo è stato inferiore alle aspettative. La sua duttilità è una risorsa, ma il tecnico dovrà lavorare per stabilizzarlo e trovargli un ruolo che lo renda costantemente decisivo, anche contro avversari di prima fascia. La sufficienza è salvata dall’impegno, ma la vera sfida per McKennie è appena iniziata.

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