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·12 de setembro de 2025
Mercato Milan, Allegri accontentato: tutti i motivi dietro la decisione di avere una rosa molto corta. Il tecnico è convinto che… Ultimissime

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·12 de setembro de 2025
In un’estate caratterizzata da una apparente quiete iniziale e da un’effettiva rivoluzione, il calciomercato Milan ha operato con una chiara filosofia strategica, che si riflette nella composizione finale della rosa. Come sottolineato dal giornalista Marco Pasotto in un’analisi approfondita su La Gazzetta dello Sport, il club rossonero ha perseguito con coerenza un obiettivo preciso: la creazione di un gruppo ristretto, focalizzato e coeso. L’idea di una “rosa cortissima” di 22, massimo 23 elementi, è stata una richiesta esplicita del nuovo allenatore, Massimiliano Allegri, e rappresenta una delle direttive più importanti condivise con la dirigenza.
Il nuovo direttore sportivo, Igli Tare, che inizialmente aveva lasciato intendere un’assenza di “rivoluzioni” a fine giugno, ha invece supervisionato un lavoro di sfoltimento della squadra estremamente efficace. Questa operazione, che a molti sembrava impossibile dato il gran numero di giocatori rientrati da prestiti e di elementi fuori dai piani tecnici, è stata portata a termine con determinazione e successo. Il risultato è una squadra composta da 22 giocatori, un numero che rispecchia perfettamente le intenzioni di Allegri e della dirigenza. Questa scelta non è solo una conseguenza della mancanza di impegni europei, ma rappresenta anche una volontà comune di selezionare accuratamente il “materiale umano”. Dopo una stagione in cui il Milan è stato spesso al centro dell’attenzione per questioni extra-calcistiche legate all’eccessiva esuberanza di alcuni tesserati, la nuova direzione ha deciso di puntare sulla qualità e sull’affidabilità.
La scelta del Milan di optare per una rosa così ridotta rappresenta un “unicum” nel panorama delle squadre con ambizioni di vertice in Italia. Sebbene l’assenza delle coppe europee riduca notevolmente il numero di partite da affrontare, una rosa di 22 uomini pone il club di fronte a una serie di sfide e opportunità. Il primo e più evidente vantaggio è la possibilità di lavorare in modo più approfondito con ogni singolo giocatore. Allegri potrà concentrarsi sulla crescita e sullo sviluppo di ogni elemento, creando una sinergia e una coesione di gruppo che sono difficili da raggiungere in squadre più numerose. Questo approccio favorisce anche la competizione interna, mantenendo alta l’intensità degli allenamenti.
Tuttavia, una rosa così corta comporta anche dei rischi significativi. In caso di infortuni o squalifiche, le opzioni di Allegri si riducono drasticamente. La profondità della panchina, essenziale in una stagione lunga e impegnativa come la Serie A, potrebbe non essere sufficiente a sopperire a eventuali emergenze. Il Milan, con questa scelta, ha scommesso sulla salute fisica e sulla disciplina dei suoi giocatori, affidandosi a un nucleo di 22 professionisti che dovranno garantire il massimo impegno e la massima disponibilità per tutta la stagione. Questo progetto ambizioso, che vede il Milan ripartire dalle basi con un gruppo scelto e coeso, promette di essere uno dei temi più interessanti del campionato. La palla, ora, passa al campo.
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