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·01 de setembro de 2025

Moviola Inter Udinese, l’analisi sulla mano di Dumfries e non solo: nel finale…

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Moviola Inter Udinese, il giudizio sulla prestazione dell’arbitro Marchetti nella sconfitta dei nerazzurri contro i friulani. I dettagli

Il match di San Siro contro l’Udinese ha offerto diversi spunti di discussione, non solo per la qualità del gioco, ma anche per alcune decisioni arbitrali che hanno sollevato dubbi e perplessità tra tifosi e addetti ai lavori. Uno dei momenti più controversi è stato sicuramente il gol di Dumfries, che ha aperto le danze per l’Inter. La rete è stata convalidata senza particolari difficoltà, ma sono stati proprio i dettagli a scatenare la discussione. L’esterno olandese è stato protagonista di un’azione che sembrava essere di routine, ma che ha sollevato il sospetto di un possibile fuorigioco. Tuttavia, come confermato anche da La Gazzetta dello Sport, Dumfries si trovava in posizione regolare al momento del tocco di palla da parte di Thuram, grazie all’intervento di Kristensen, che teneva in gioco l’olandese. La convalida del gol, quindi, non ha suscitato polemiche, ma ha innescato la discussione sulle dinamiche di posizionamento e sul corretto utilizzo della tecnologia.

La vera svolta del match è arrivata al 25’ del primo tempo, quando l’arbitro Marchetti ha deciso di assegnare un rigore all’avversario dopo un contatto in area tra Dumfries e Bertola. Il colpo di testa del giocatore avversario ha trovato l’esterno nerazzurro che, nel tentativo di saltare, ha posizionato il braccio in maniera troppo larga. Un episodio che non è passato inosservato, tanto che l’arbitro ha ricevuto il richiamo dal VAR e ha deciso di andare al monitor. La decisione è stata poi presa in maniera chiara e, secondo La Gazzetta dello Sport, si trattava di un rigore netto, ben visto dalla tecnologia.


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Il secondo tempo ha visto un altro episodio controverso, quando Dimarco ha messo a segno un gol che sembrava essere il pareggio per l’Inter. Tuttavia, l’arbitro ha annullato la rete per un fuorigioco di Thuram, che aveva servito l’assist per il compagno di squadra. L’attaccante francese era in posizione irregolare per “mezza figura”, come sottolineato dalla Gazzetta. Sebbene la decisione sia stata corretta in base alle regole, molti hanno avuto l’impressione che un margine di incertezza fosse presente, visto che il fuorigioco era veramente minimo.

Nel finale del match, un altro episodio ha acceso il dibattito: una trattenuta evidente di Pio Esposito su Buksa in area nerazzurra, che non è stata sanzionata dall’arbitro. Il contatto sembrava chiaro, e secondo La Gazzetta dello Sport, ci sarebbe stato il margine per concedere un rigore a favore della squadra avversaria. Nonostante l’evidenza della trattenuta, l’arbitro ha deciso di non intervenire, alimentando ulteriori discussioni sul comportamento dell’arbitro e sull’utilizzo del VAR.

In definitiva, quella di San Siro è stata una partita contrassegnata da decisioni arbitrali che hanno spaccato l’opinione pubblica. Se da un lato le chiamate del VAR sono state utilizzate per correggere alcune situazioni, dall’altro la gestione di altri episodi ha suscitato perplessità. Ciò che emerge da questi eventi è una sensazione di incertezza, che lascia domande ancora aperte su come il sistema arbitrale interpreti le regole in contesti così delicati. La partita, purtroppo, non sarà ricordata solo per il risultato, ma anche per le polemiche che ha generato, confermando ancora una volta che le tecnologie moderne non sempre riescono a eliminare ogni tipo di ambiguità.

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