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·13 de julho de 2025

Pagelle Chelsea PSG: i Top e i Flop del match del Mondiale per club

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Pagelle Chelsea PSG: i Top e i Flop del match valido per la finale del Mondiale per Club 2025

Pagelle Chelsea PSG: i Top e i Flop del match, valido per la finale del Mondiale per Club.

Una lezione di calcio, una notte di perfezione che vale il tetto del mondo. Il Chelsea di Enzo Maresca compie l’impresa e umilia il Paris Saint-Germain con un netto e indiscutibile 3-0, laureandosi Campione del Mondo per Club. Al MetLife Stadium va in scena una partita a senso unico, dominata dai Blues fin dai primi minuti e decisa da un primo tempo sensazionale, chiuso con tre gol di vantaggio. Il PSG, strafavorito della vigilia e reduce dalla demolizione del Real Madrid, si è sciolto come neve al sole, mostrando frustrazione e un’inaspettata fragilità. A decidere la finale è stata la serata di grazia assoluta di Cole Palmer, unita alla classe di João Pedro e a una solidità collettiva che ha annichilito le stelle parigine.


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I TOP

COLE PALMER (Chelsea) Semplicemente di un altro pianeta. Si prende la finale con una prestazione da Pallone d’Oro, mettendo la firma su tutti e tre i gol. Apre le marcature al 21′ con un destro a giro di precisione chirurgica. Raddoppia al 29′ con un gol fotocopia, dopo un’azione personale in cui manda al bar la difesa parigina. Infine, al 42′, serve a João Pedro un assist che Riccardo Trevisani definisce “alla Messi”. Una notte in cui ha ritrovato il suo “mojo”, la sua spavalderia, dominando la partita con una classe e una superiorità imbarazzanti. Monarca.

JOÃO PEDRO (Chelsea) Se Palmer è stato il genio, lui è stato il killer. Lavora per la squadra, dialoga con i compagni e, quando serve, punisce con freddezza glaciale. Il suo gol del 3-0 è un capolavoro di intelligenza e tecnica: lanciato in profondità da Palmer, si presenta a tu per tu con Donnarumma e lo supera con un sontuoso scavetto. Una rete che chiude la partita prima dell’intervallo e corona un Mondiale da assoluto protagonista, in cui ha dimostrato di essere un attaccante di livello eccezionale: 2 gare, 3 gol, non si può volere di più. Letale.

I FLOP

JOÃO NEVES (PSG) È il simbolo della frustrazione e del crollo nervoso del Paris Saint-Germain. Con la squadra sotto di tre gol e incapace di reagire, perde completamente la testa all’85’. In un gesto di pura follia a palla lontana, tira giù Marc Cucurella afferrandolo per i capelli. Un’immagine che fa il giro del mondo e che, dopo la revisione al VAR, gli costa un’espulsione diretta. Un finale umiliante per un giocatore che ha lasciato i suoi in nove nel momento più difficile. Sciagurato.

KHVICHA KVARATSKHELIA (PSG) Doveva essere uno degli uomini in grado di spaccare la partita, ma è stato una delle più grandi delusioni. Impreciso e testardo, quasi “fastidioso” nel suo continuo tentativo di cercare la conclusione dalla distanza senza mai trovare la porta. Incapace di saltare l’uomo e di creare superiorità numerica, viene sostituito a inizio ripresa dopo una prestazione anonima. In una notte in cui servivano i campioni, lui è mancato completamente, anche se è tutta la squadra di Luis Enrique a essere stata la pallda copia di se stessa, totalmente irriconoscibile. Invisibile.

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