Calcionews24
·25 de setembro de 2025
Palladino rivela: «Addio Fiorentina? Sono andato via per divergenze con quella persona»

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Dopo quattro mesi di silenzio, Raffaele Palladino è tornato a parlare. L’ex allenatore della Fiorentina ha scelto le colonne della Gazzetta dello Sport per raccontare i retroscena del suo addio, avvenuto a sorpresa al termine di una stagione più che positiva. Con lui in panchina, i viola hanno raggiunto il 6° posto in Serie A con 65 punti: il miglior risultato dell’era Commisso. Eppure, nonostante i numeri incoraggianti, Palladino ha deciso di lasciare il club. Perché?
Il motivo ruota attorno a un rapporto difficile, teso e mai davvero risolto con il direttore sportivo Daniele Pradé. I due non hanno mai costruito un vero dialogo costruttivo, e le divergenze si sono fatte sentire, spesso anche pubblicamente. In più occasioni, infatti, Pradé è intervenuto a commentare o a correggere le scelte tecniche del suo allenatore, generando un clima poco sereno.
Nella conferenza stampa di fine stagione, il ds aveva minimizzato la situazione, parlando di «normale dialettica interna». Ma poche ore dopo, sono arrivate le dimissioni di Palladino. Un gesto che ha sorpreso molti, ma che oggi appare più comprensibile alla luce delle sue dichiarazioni. E anche Pradé, a distanza di settimane, ha ammesso le sue responsabilità: «Il giorno dopo le dimissioni di Palladino è stato scioccante. Aveva fatto un ottimo lavoro. Forse sono stato troppo invadente in alcune situazioni, ma fa parte del mio ruolo stimolare e scuotere l’ambiente».
Nel suo intervento, Palladino ha voluto sottolineare l’importanza di un rapporto sano tra allenatore e direttore sportivo, facendo un paragone esplicito con la sua esperienza precedente al Monza. Senza mai nominare Pradé, ha elogiato il legame con Adriano Galliani: «La fortuna di un tecnico è avere un grande direttore alle spalle e viceversa. Con Galliani c’era intesa su tutto, dal lavoro quotidiano al mercato. Altrove non funzionava così…». Il riferimento alla sua parentesi viola è evidente.
Oggi, con Stefano Pioli sulla panchina della Fiorentina, Pradé sembra aver cambiato atteggiamento, mantenendo un profilo più basso. Ma resta il dubbio: se il rapporto con Palladino fosse stato gestito diversamente, forse la Fiorentina avrebbe potuto costruire un progetto più duraturo e ambizioso.