Scanavino Juve, quale futuro per l’attuale ad bianconero? Due ipotesi sul tavolo: ecco che cosa potrebbe succedere a partire da novembre | OneFootball

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·24 de setembro de 2025

Scanavino Juve, quale futuro per l’attuale ad bianconero? Due ipotesi sul tavolo: ecco che cosa potrebbe succedere a partire da novembre

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Scanavino Juve, il suo futuro è al centro del riassetto societario: può restare come AD dell’area finanziaria o assumere un nuovo incarico in Exor

Nel grande riassetto societario che sta ridisegnando il futuro della Juventus, una delle figure chiave su cui si concentrano le maggiori attenzioni è quella di Maurizio Scanavino. L’attuale Amministratore Delegato, uomo che ha guidato il club fuori dalle tempeste del post-inchiesta Prisma, si trova ora a un bivio. Con la promozione ormai certa dell’ex Tolosa Damien Comolli a nuovo AD dell’area sportiva, il suo ruolo è destinato a cambiare. Come analizzato da La Gazzetta dello Sport, per lui si profilano due possibili scenari, entrambi di altissimo profilo.

Scanavino Juve: le due ipotesi sul tavolo

Arrivato in un momento di massima difficoltà, Scanavino ha avuto il merito di riportare stabilità e rigore nei conti della società, un lavoro preziosissimo che la proprietà intende continuare a valorizzare. La sua permanenza ai vertici non è in discussione, ma le sue mansioni verranno ridefinite per adattarsi alla nuova struttura, che prevede una netta separazione tra l’area sportiva, affidata a Comolli, e quella corporate.


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La prima ipotesi, e al momento la più accreditata, è che Scanavino possa mantenere l’attuale ruolo di Amministratore Delegato, ma con deleghe specifiche e focalizzate esclusivamente sull’area finanziaria e aziendale. Si verrebbe a creare una sorta di diarchia, un modello di governance moderno in cui due AD, con competenze diverse e complementari, guidano il club. In questo scenario, Scanavino continuerebbe a essere il garante della sostenibilità economica, un ruolo che ha già dimostrato di saper interpretare alla perfezione.

La seconda ipotesi, invece, lo vedrebbe uscire dall’organigramma stretto della Juventus per un nuovo, prestigioso incarico. Il suo eccellente lavoro di risanamento potrebbe infatti aver convinto la proprietà a promuoverlo a un nuovo ruolo di primo piano all’interno della galassia Exor, la holding della famiglia Agnelli. Si tratterebbe di un passo avanti nella sua carriera, un riconoscimento che lo porterebbe a gestire dinamiche ancora più complesse, pur rimanendo una figura di riferimento per il club. La decisione finale verrà presa in vista dell’assemblea degli azionisti di novembre e definirà il nuovo assetto di una Juve che vuole tornare a vincere, in campo e fuori.

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