Calcionews24
·28 de julho de 2025
Settimana di mercato decisiva per l’Atalanta: ora bisogna comprare per completare la rosa a tutti i costi

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·28 de julho de 2025
Tic tac. Il rumore del ticchettio dell’orologio che avvicina l’Atalanta alla nuova stagione di Serie A. Una squadra paragonabile ad un cantiere a cielo aperto seppur la prima amichevole (condizioni a parte) abbia dato qualche spunto: il ritorno di Scalvini, un centrocampo ordinato, il buon impatto di Ahanor e soprattutto un Sulemana che tra grigliate e qualche fila di vento in quel di Clusone ha fatto dimenticare anche solo momentaneamente Lookman (tra Inter e Atletico Madrid)
Fatto sta che l’Atalanta ha bisogno più che mai di completare la rosa. Certo, la Dea fino ad ora non è stata esente da movimenti sul mercato considerando Kossounou, Ahanor e appunto l’ex attaccante del Southampton, ma tra cessioni e infortuni vari (Bakker su tutti) servirà una grande reazione orobica.
Tanti sono i profili osservati a Bergamo, dove pro e contro portano a ripensamenti, dubbi e ulteriori analisi: nessuno è perfetto considerando che l’eredità che si andrà a raccogliere sarà molto grande, però l’Atalanta ora più che mai deve premere il piede sull’acceleratore chiudendo tutte le trattative necessarie.
Cosa manca? Un centravanti puro per sostituire Retegui considerando anche un Touré ad oggi opaco, una seconda punta di qualità a completare il reparto (aspettando Maldini e Samardzic: ad oggi alla ricerca di un posto al sole). Poi c’è anche quell’esterno sinistro necessario come la pancetta sui casoncelli per dare qualità e velocità.
Negli altri reparti per acquistare bisogna prima vendere, riducendo il tutto al classico effetto domino. I soldi ci sono, i nomi anche, ma ora la palla passa alla società: su tutti Tony D’Amico che dovrà lottare contro quel tempo che negli ultimi anni ha portato l’Atalanta sulle montagne russe.
Questa settimana sarà decisiva per il calciomercato dell’Atalanta. Si prospetta una Dea molto attiva in entrata: uno squalo che aspetta il momento giusto per attaccare la preda, e ora è tempo per i nerazzurri di uscire fuori e far sentire la propria voce