Spalletti Juve, è fatta per il nuovo allenatore: l’ex CT ha detto sì e crede in questa squadra. Decisivo l’incontro con Comolli e Chiellini. Tutti i dettagli | OneFootball

Spalletti Juve, sarà lui l’erede di Tudor: contratto di 8 mesi con rinnovo automatico in caso di Champions

La Juventus ha il suo nuovo condottiero. Dopo una notte di riflessioni e 48 ore di casting serrato in seguito all’esonero di Igor Tudor, la dirigenza bianconera ha sciolto le riserve. Sarà Luciano Spalletti a guidare la squadra fuori dalla crisi. Come riportato da Tuttosport, l’accordo è stato raggiunto e la decisione è stata presa al termine di un vertice decisivo tenutosi ieri a Milano, a cui hanno preso parte Damien Comolli e il Director of Football Strategy Giorgio Chiellini, appena rientrato da Riad. La scelta ha ricevuto l’avallo definitivo della proprietà (Exor).

La notizia più sorprendente non è la scelta in sé, ma l’entusiasmo con cui l’ex CT ha sposato la causa. Luciano Spalletti “ci crede”, scrive il quotidiano. Crede che la rosa attuale, nonostante il crollo verticale delle ultime settimane, sia “addirittura vincente”, o almeno sulla “buona strada per diventarlo”. L’allenatore di Certaldo è convinto che Jonathan David sia l’attaccante ideale per il suo gioco, che Loïs Openda possa “cambiare il volto offensivo” e che la squadra, con Thuram e Locatelli in mediana e il rientro di Bremer in difesa, sia “potenzialmente da prima della classe”.

Questa profonda convinzione nel “metodo” e nel gruppo ha permesso alla dirigenza di chiudere un accordo su basi contrattuali molto particolari, che rappresentano un vero e proprio “atto da condottiero” da parte del tecnico.

Spalletti Juve: 8 mesi per la Champions, il contratto “a obiettivo”

La Juventus, appesantita a bilancio dai costi degli staff dei due precedenti allenatori esonerati (Tudor e Motta, per un totale di 25 milioni lordi), non poteva permettersi un altro contratto pluriennale a scatola chiusa. Spalletti ha capito il momento e ha accettato la sfida, mettendosi “in discussione” in prima persona.

L’accordo prevede un contratto breve di 8 mesi, ovvero fino al termine della stagione (giugno 2026). Il prolungamento non sarà automatico, ma legato a un obiettivo chiaro e imprescindibile: la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Solo in quel caso, l’opzione di rinnovo (presumibilmente fino al 2027) diventerà effettiva. Spalletti ha dato la sua totale apertura a questa formula, dimostrando di credere fermamente nella missione quarto posto.

L’incontro con Comolli e Chiellini non è servito solo a definire il contratto, ma anche a un “allineamento” sulla visione. Spalletti ha capito di entrare in un “ecosistema” societario nuovo, dove l’allenatore è un “esecutore” di altissimo livello e non un “organizzatore” con pieni poteri, come forse era abituato a Napoli o Roma. Dovrà interfacciarsi con il capo della performance Darren Burgess e lavorare in sinergia con la dirigenza, che ha la responsabilità dei risultati.

La Juve affida la sua rinascita all’uomo di maggior carisma disponibile, un tecnico “tornato romantico” e con una voglia feroce di cancellare la delusione della Nazionale. La panchina ad interim di Massimo Brambilla contro l’Udinese sarà brevissima: giovedì è attesa la presentazione. Torino accoglie Spalletti, l’uomo chiamato a trasformare una squadra in crisi nella “versione vincente” che lui, e solo lui, in questo momento sembra vedere.