Calcio e Finanza
·28 de dezembro de 2025
Stadio Roma, il club ora aspetta il Comune: voto in aula atteso non prima di febbraio

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·28 de dezembro de 2025

Prima di Natale la Roma ha presentato il progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE) al Comune capitolino chiudendo una prima lunga fase prevista dall’iter burocratico per il nuovo stadio di Pietralata e aprendone di fatto un’altra che precede della posa effettiva della prima pietra.
Come riporta il Corriere dello Sport, il PFTE è un elemento fondamentale dell’intero dossier: certifica la sostenibilità tecnica, economica e ambientale dell’opera, quantifica i costi e soprattutto, dopo i controlli, permetterà al Comune di riportare la questione nella propria aula consiliare per la conferma del pubblico interesse, il passaggio decisivo per procedere alla Conferenza dei servizi.
Tutta la documentazione inviata in Campidoglio sarà analizzata dagli uffici comunali dopo questo periodo festivo: ci vorranno settimane per verificare il rispetto dei requisiti e di tutte le prescrizioni. Il primo periodo utile per un voto in consiglio sembra essere a febbraio, se non addirittura oltre, tenendo conto dei tempi tecnici.
Si tratta, come ormai risaputo e confermato dalla stessa Roma, di un progetto molto più complesso del semplice nuovo stadio. Sui 160mila metri quadrati sorgerà, oltre a un impianto moderno, un parco centrale di 42mila metri quadrati, playground e spazi polifunzionali. L’investimento supera il miliardo di euro e promette un impatto economico da 4 miliardi in 10 anni per la comunità, 1,8 miliardi di gettito fiscale, circa 2.500 posti di lavoro diretti, 250 milioni di salari cumulati e un impulso alle imprese locali e al commercio (oltre 1,7 miliardi stimati). Lo stadio è pensato per essere vissuto ogni giorno: fan store, museo, concerti, ristoranti, centro fitness, centro medico e persino un asilo, con l’obiettivo di rendere l’area un punto di aggregazione da vivere sette giorni su sette.
Infine, come rivelato da Calcio e Finanza, il nuovo stadio della Roma si trova nella lista degli otto impianti italiani candidabili dalla FIGC per ospitare le partite di EURO 2032, competizione continentale che l’Italia dovrà co-organizzare con la Turchia. Il dossier Pietralata quindi deve tenere conto anche delle tempistiche da rispettare per questo grande obiettivo, che vede però una folta concorrenza, visto che gli stadi italiani protagonisti del torneo europeo saranno solamente cinque. Una data da rispettare è, per esempio, quella dell’operatività dei cantieri, che devono essere aperti obbligatoriamente entro marzo 2027.









































