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Inter News 24

·17 de dezembro de 2025

Tifosi Inter, Operazione Doppia Curva, condanne pesantissime: quasi 90 anni di carcere e ombre sul tifo organizzato

Imagem do artigo:Tifosi Inter, Operazione Doppia Curva, condanne pesantissime: quasi 90 anni di carcere e ombre sul tifo organizzato

Tifosi Inter, Sentenza shock a Milano: infiltrazioni della ’ndrangheta nelle curve di Inter e Milan e un sistema illecito da centinaia di migliaia di euro

Quasi 90 anni di carcere complessivi per i 16 imputati coinvolti nell’operazione «Doppia Curva». È questo il bilancio durissimo della sentenza emessa al termine del processo abbreviato nato dalle indagini della DDA di Milano, condotte dai pm Paolo Storari e Sara Ombra, dopo il maxi blitz di Polizia e Guardia di Finanza nel settembre 2024. Le motivazioni depositate descrivono uno scenario definito senza mezzi termini «inquietante», con evidenti infiltrazioni della ’ndrangheta nel mondo del tifo organizzato, considerato dai clan un ulteriore terreno fertile per radicarsi e produrre introiti.

Secondo i giudici, le curve di Inter e Milan erano diventate il perno di un business illecito strutturato, capace di generare centinaia di migliaia di euro di profitti attraverso attività come la rivendita dei biglietti, la gestione delle trasferte e un sistema di intimidazioni. Un quadro che va di pari passo con quanto sostenuto in aula dal pm Storari, che aveva parlato apertamente di gruppi ultras assimilabili a «milizie private», in grado di esercitare una pressione costante.


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In uno stralcio delle motivazioni della gup di Milano Rossana Mongiardo si legge che «esisteva la volontà di non spartire con nessuno la gestione e gli introiti della Curva Sud milanista». Da qui, secondo il tribunale, azioni di intimidazione e violenza che garantivano guadagni illeciti, con introiti superiori ai 100mila euro l’anno solo dalla rivendita dei biglietti. Una situazione che, stando alle carte, veniva replicata anche sul fronte nerazzurro, con un’organizzazione solida e strutturata, composta da soggetti con precedenti penali, capace di fare leva sulla propria forza intimidatrice pur senza ricorrere sempre a minacce esplicite nei confronti dei club.

Le condanne più pesanti riguardano Luca Lucci, ex leader della Curva Sud del Milan, e Andrea Beretta, figura di spicco della Curva Nord dell’Inter e oggi collaboratore di giustizia: per entrambi dieci anni di carcere. Stessa pena inflitta a Daniele Cataldo, braccio destro di Lucci, ritenuto l’esecutore materiale del tentato omicidio di Enzo Anghinelli, tifoso rossonero che si è costituito parte civile ottenendo un risarcimento. Marco Ferdico, tra i capi della Nord interista, è stato condannato a otto anni, mentre Debora Turiello, unica donna imputata, accusata di gestire la cassa e i biglietti della Curva Nord, ha ricevuto due anni con pena sospesa.

Nel processo abbreviato si sono costituiti parte civile Inter, Milan e la Lega Serie A, ottenendo risarcimenti per i danni subiti. I due club milanesi, entrambi sottoposti a un procedimento di prevenzione da parte della Procura, hanno lavorato negli ultimi mesi per recidere in modo definitivo i rapporti malsani con le tifoserie organizzate.

Per quanto riguarda la sponda nerazzurra, dalle indagini emerge come la società si sia trovata in una condizione di sudditanza nei confronti di alcuni esponenti della Curva Nord, una situazione che – secondo i magistrati – avrebbe agevolato, seppur talvolta “obtorto collo”, la sopravvivenza di un sistema fondato su violenza, intimidazione e interessi criminali. Una pagina nerissima del calcio italiano che la sentenza prova ora a chiudere con decisione.

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