Calcio e Finanza
·06 de outubro de 2025
UEFA, via libera eccezionale alla disputa di Milan-Como in Australia

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·06 de outubro de 2025
E’ arrivata la decisione della UEFA sulla disputa di Milan-Como in Australia. Il massimo organo di governo del calcio europeo aveva sospeso il giudizio sul tema dopo la riunione del Comitato Esecutivo di inizio settembre, rinviando il proprio parere successivamente a un confronto con tutte le parti interessate. Parere che è arrivato nella giornata odierna e che si traduce in un via libera eccezionale per Italia e Spagna, legato a un “buco” di regolamento.
Come si legge nella nota pubblicata dalla UEFA, l’organismo ha ribadito oggi la propria ferma opposizione alla disputa di partite di campionato nazionale al di fuori del Paese d’origine. Dopo la riunione del suo Comitato Esecutivo svoltasi il mese scorso a Tirana, l’UEFA ha avviato ulteriori consultazioni con le parti interessate per valutare la portata delle implicazioni legate alla questione, in seguito alle richieste ricevute dalle federazioni calcistiche nazionali di Spagna e Italia.
Tale consultazione ha confermato – spiega la Federcalcio europea – la mancanza di un ampio sostegno, già espressa da tifosi, altre leghe, club, giocatori e istituzioni europee, rispetto all’idea di disputare partite di campionato nazionale all’estero.
Tuttavia, poiché il quadro normativo della FIFA in materia – attualmente in fase di revisione – non è sufficientemente chiaro e dettagliato, il Comitato Esecutivo dell’UEFA ha deciso, con riluttanza, di approvare in via del tutto eccezionale le due richieste sottoposte alla sua attenzione. L’UEFA contribuirà attivamente al lavoro in corso, guidato dalla FIFA, per garantire che le future regole salvaguardino l’integrità delle competizioni nazionali e il legame stretto tra i club, i loro tifosi e le comunità locali.
Parallelamente, tutte le federazioni nazionali affiliate all’UEFA hanno confermato il proprio impegno a consultarsi con l’UEFA prima di presentare eventuali richieste future. In tal modo, hanno espresso la loro determinazione collettiva a tutelare gli interessi più ampi del calcio europeo.
Annunciando la decisione, il presidente dell’UEFA Aleksander Ceferin ha dichiarato: «Le partite di campionato devono essere giocate sul suolo di casa; qualsiasi altra soluzione priverebbe i tifosi più fedeli del loro diritto di assistere alle gare e potrebbe introdurre elementi distorsivi nelle competizioni. Le nostre consultazioni hanno confermato l’ampiezza di queste preoccupazioni. Desidero ringraziare le 55 federazioni nazionali per il loro approccio costruttivo e responsabile su un tema tanto delicato».
«Pur essendo spiacevole dover consentire lo svolgimento di queste due partite, si tratta di una decisione eccezionale che non deve essere considerata un precedente. Il nostro impegno è chiaro: proteggere l’integrità dei campionati nazionali e garantire che il calcio resti ancorato al proprio contesto originario».
Se tutto procederà sui giusti binari, il match si giocherà dunque a Perth, nel febbraio del 2026, approfittando dell’indisponibilità di San Siro legata alle Olimpiadi di Milano-Cortina. La Lega Serie A, dal canto suo, è entusiasta di portare l’incontro oltre i confini nazionali, per proseguire nel lavoro di promozione del campionato italiano all’estero.
Anche sul fronteMilan, secondo quanto trapela, si considera l’opportunità ottima per tutto il calcio italiano e non soltanto perle due squadre coinvolte. Giocare il match in Australia metterebbe il calcio nostrano in una vetrina internazionale, con la possibilità di valorizzare il prodotto anche nell’ottica della vendita dei diritti televisivi a livello internazionale.
Anche il Como è molto attento alla possibilità, nell’ottica di spingersi sul mercato internazionale come destinazione turistica (un legame importante per un club di casa in una città molto famosa). Inoltre, avendo i lariani una proprietà indonesiana, giocare in Australia significherebbe “avvicinarsi” al proprio Paese natale. L’obiettivo del Milan rimane quello di creare una nuova esperienza sul luogo, ma di non dimenticare Milano e tutti i tifosi abbonati che rimarranno in città, con iniziative ad hoc.