Zapata a Tuttosport: «Tornare contro l’Inter sarà uno stimolo in più, ricordo la grande generosità del pubblico di San Siro» | OneFootball

L’attaccante del Torino, Duvan Zapata, ha parlato così in vista della sfida contro l’Inter: partita speciale per lui che torna da un lungo infortunio

Duvan Zapata è pronto a tornare in campo e lo farà proprio nella gara d’esordio di campionato contro l’Inter. L’attaccante colombiano, classe 1991, si era infortunato la scorsa stagione proprio a San Siro, in una sfida che gli aveva lasciato ricordi contrastanti: prima la gioia di un gol, poi l’amarezza dell’uscita in barella. Dopo dieci mesi di riabilitazione, Zapata si sente finalmente al meglio e vuole ripartire con entusiasmo. Per lui affrontare nuovamente i nerazzurri rappresenta un simbolico nuovo inizio e uno stimolo ulteriore per tornare protagonista in Serie A. Queste le parole del centravanti del Torino a Tuttosport.

DALL’INTER ALL’INTER – «Me lo facevano notare fisioterapisti e preparatori già un mesetto fa. È vero, quasi non sembra una semplice coincidenza, ma destino. Dall’Inter all’Inter, 10 mesi dopo. E sono stati mesi lunghi, di duro lavoro. Ma adesso mi fa piacere essere al punto in cui sono. Difatti non vedo l’ora che cominci il campionato. E sarà uno stimolo in più per me ricominciare proprio da San Siro. Mi farà piacere tornare lì. Segnai anche un gol, prima di farmi male. Ricordo pure il pubblico nerazzurro: mostrò grande solidarietà per me, quando mi trasportarono fuori in barella».

IL RICORDO DELL’INFORTUNIO – «Ti vien da dire: sarebbe stato meglio non inseguire quel pallone quasi perduto. Ma il calcio è questo. Non puoi sapere prima le cose. E oltretutto io sono uno generoso. Non mi risparmio mai, lo sapete. Nemmeno all’ultimo minuto. E a maggior ragione se ne mancano 6 più recupero… Poteva ancora succedere di tutto… Sfortuna, è stata solo sfortuna. Tanta sfortuna. Ma fa anche parte del passato. È successo, non era preventivabile, è andata così. E adesso che mi sento bene, ogni brutto ricordo finisce alle spalle. Il mio unico pensiero è tornare ad alti livelli di rendimento. Al mio livello».