Juventusnews24
·6. November 2025
Brambati, parole che lasciano il segno: «Vlahovic? Penso rinnoverà». Poi l’attacco ad Elkann ed il retroscena su Spalletti

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L’ex calciatore e procuratore Massimo Brambati, intervenuto ai microfoni di TMW Radio, ha analizzato i temi più caldi del mondo Juventus, partendo dalla complessa questione del rinnovo di Dusan Vlahovic. Brambati si è detto convinto che il serbo possa rinnovare. La motivazione è chiara: in questo momento, Vlahovic è il giocatore con più personalità nello spogliatoio. Sembra essersi liberato delle pressioni passate e pensa solo a dare il massimo, diventando un trascinatore.
È un giocatore che non può essere sostituito ora, e Brambati crede che Luciano Spalletti lo abbia capito. Il resto, ovviamente, spetta alla società, che deve decidere se rinnovare o se hanno altre idee. Sul piano economico, Brambati è scettico sul fatto che Vlahovic possa trovare all’estero chi gli offra 12 milioni. Ma se arrivasse un’offerta da 7-8 milioni, la Juve deve pareggiare tale proposta. Il motivo è logico: il giocatore è già in casa e il club risparmierebbe i soldi del cartellino. Se è ritenuto utile per il futuro, ha senso pagargli quella cifra.
L’analisi di Brambati si è poi spostata sulla panchina, con una critica netta alle scelte passate: Spalletti doveva arrivare prima. Secondo l’opinionista, Igor Tudor non era un profilo da Juve, a differenza dell’ex CT.
Brambati ha analizzato anche il contratto di otto mesi di Spalletti, identificando due obiettivi chiari: portare la squadra in Champions League e recuperare i valori dei giocatori pagati tanti soldi, come lo stesso Vlahovic.
La critica più dura dell’ex procuratore, però, è riservata alla proprietà. Brambati ha messo nel mirino John Elkann. L’accusa è di essersi circondato negli ultimi anni di persone non così valide professionalmente. Il paragone è diretto con la Ferrari, dove non si vince dal 2008.
Brambati ha ammesso che Elkann è descritto come una macchina da guerra con le sue società, ma ha sottolineato le sue grandi lacune dal punto di vista sportivo. Lacune evidenziate dal fidarsi di persone che professionalmente non sono così valide.
Infine, Brambati ha svelato un retroscena sull’ingaggio del nuovo allenatore. A lui risulta che Spalletti era stato contattato prima di Como-Juve. Questo anticipo avrebbe permesso al tecnico di studiare la squadra prima ancora del suo arrivo ufficiale. Proprio da questo studio preventivo nascerebbe la mossa di Teun Koopmeiners spostato in difesa. Brambati ha concluso che, sebbene si sia solo all’inizio, l’allenatore ha già mostrato le sue genialate.
MASSIMO BRAMBATI – «Penso che possa rinnovare, in questo momento è il giocatore con più personalità nello spogliatoio. Sta pensando solo a fare il meglio di quello che può dare, si è anche liberato di alcune pressioni che aveva ed è il giocatore che ti trascina. E’ il giocatore che non può essere sostituito ora, deve giocare. Credo che Spalletti abbia capito questo. Per il resto sono cose di società, bisogna capire se vogliono rinnovare o hanno altre idee. Non credo che ci siano ad oggi squadre che gli offrano 12 mln. Ovvio che se hai una squadra che offre 7-8, devi pareggiare l’offerta, anche perché ce l’hai in casa e non devi spendere il cartellino. Se pesi tecnicamente il giocatore e lo valuti utile per il futuro, hai risparmiato i soldi per il cartellino e lo paghi quella cifra. E sul tecnico dico che doveva arrivare prima. Tudor non era da rinnovare, si doveva andare su altri tecnici, magari proprio su Spalletti. Tudor non è scarso, ma non era un profilo da Juve. Spalletti lo è. Il contratto di otto mesi? Spalletti ha due obiettivi, andare in Champions e poi recuperare i valori di certi giocatori per cui sono stati spesi tanti soldi, vedi anche Vlahovic. E metto nel mirino John Elkann, che si è circondato negli ultimi anni di persone non così valide professionalmente come dovrebbe essere. Sia alla Juve che alla Ferrari, dove non si vince dal 2008. Con le sue società è una macchina da guerra, così mi dicono, però dal punto di vista sportivo ha grandi lacune, evidenziate dal fidarsi di persone che professionalmente non sono così valide. Spalletti era stato contattato prima di Como-Juve, così mi hanno detto. E ha cominciato a studiare la squadra, per questo ha spostato Koopmeiners lì. Vediamo, siamo all’inizio, ma lui ha queste genialate».









































