Diouf Inter, lui l’oggetto misterioso del mercato estivo: dolci ricordi contro la Fiorentina | OneFootball

Diouf Inter, lui l’oggetto misterioso del mercato estivo: dolci ricordi contro la Fiorentina per l’ex centrocampista del Lens

La sfida di stasera tra Inter e Fiorentina a San Siro è un crocevia fondamentale per il centrocampo nerazzurro, orfano del lungodegente Henrikh Mkhitaryan. L’infortunio dell’armeno ha spalancato la corsa alla maglia da titolare e ha riattivato il ballottaggio tra i giocatori finora meno impiegati. In pole position per affiancare Nicolò Barella e Hakan Çalhanoğlu, come analizzato da La Gazzetta dello Sport, c’è il giovane croato Petar Sucic.

Sucic, la grande occasione

Sucic, gioiellino classe 2002, aveva impressionato San Siro al suo esordio assoluto in campionato contro il Torino, ma da allora è scivolato quasi sempre in panchina. Ora, la mancanza di Mkhitaryan gli offre la grande occasione di tornare protagonista. Il numero 8 nerazzurro deve cogliere l’attimo, replicando la prestazione d’esordio per convincere il tecnico Cristian Chivu a puntare su di lui con continuità, superando la forte concorrenza interna di Piotr Zielinski e Davide Frattesi.

Diouf, un conto aperto con la Viola

L’attenzione è puntata anche sull’altro centrocampista che potrebbe beneficiare dell’emergenza: Andy Diouf. Il francese è finora l’oggetto misterioso del club meneghino, con pochissimi minuti giocati, e il suo impiego contro la Fiorentina resta improbabile. Tuttavia, proprio la Viola conosce bene il suo valore. Diouf, ai tempi in cui vestiva la maglia del Basilea, segnò un gran gol contro la Fiorentina in Conference League. Il centrocampista classe 2003, pur non essendo un novizio (ha giocato una stagione intera al Lens), non è ancora ritenuto pronto da Chivu. L’infortunio di Mkhitaryan, però, potrebbe spingere l’allenatore a concedergli qualche chance nelle prossime settimane, per integrarlo definitivamente e sbloccarlo mentalmente. L’Inter ha bisogno che anche l’oggetto misterioso entri nel progetto per affrontare un calendario che non dà tregua.