Rabiot torna sul caso OM: “Non sono mai stato una persona violenta, non voglio che si usino parole sbagliate su di me” | OneFootball

Il centrocampista del Milan Adrien Rabiot è ritornato a parlare di quanto successo con Jonthan Rowe nello spogliatoio del Marsiglia ai microfoni di RTL France.

A metà dello scorso agosto è scoppiato il caso Rabiot-Rowe nello spogliatoio del Marsiglia. Entrambe i giocatori, infatti, sono prima stati messi fuori rosa e poi ceduti rispettivamente a Milan e Bologna. Il centrocampista dei rossoneri è tornato a parlare del caso in un’intervista rilasciata ai microfoni di RTL France.

Le dichiarazioni di Rabiot

“Non ho capito, quindi non posso spiegare nulla. Quel che è fatto è fatto. L’importante era che i miei compagni di squadra sapessero la verità e che i tifosi continuassero a sostenermi e a seguirmi. Ricevo molti messaggi dai tifosi dell’OM, anche per questo ho pubblicato un messaggio sui miei social, ci tenevo molto”.

“Ciò che mi sta a cuore è che non si menta su di me, che non si parli di una persona che non sono. Mi sono sempre impegnato ovunque sia stato, sono sempre stato molto rispettoso, non voglio che si menta su questo. Ma non voglio alimentare polemiche perché non servirebbe a nulla. Non sono mai stato una persona violenta, non voglio che si usino parole sbagliate su di me”.

“Sono estremamente soddisfatto della mia avventura a Marsiglia, delle persone che ho incontrato, di ciò che ho potuto fare sul campo”, ha affermato. “Mi sono divertito molto durante questa stagione. Ho giocato in uno stadio dove c’è un’incredibile passione, in una città che vibra per l’OM, è stato fantastico. La fine è amara perché c’è incomprensione e una forma di tradimento”.