Juventusnews24
·8. September 2025
Rouhi via dalla Juventus, tutto fatto per la cessione del laterale al Westerlo: i dettagli dell’operazione messa in piedi in queste ore

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·8. September 2025
La Juventus saluta Jonas Rouhi, terzino che lascia Torino dopo cinque stagioni tra Juve Primavera, Juventus Next Gen e alcune esperienze con la prima squadra. Come riportato da Tuttosport, il giocatore approda al Westerlo, club belga, con la formula del prestito con diritto di riscatto, in quella che rappresenta una nuova tappa importante nella sua carriera professionale.
Rouhi, cresciuto nel settore giovanile bianconero, ha fatto vedere buone qualità difensive e capacità di adattarsi sia come terzino che come braccetto centrale, guadagnandosi nel corso degli anni fiducia e minutaggio con la Next Gen. La Juventus, valutando il percorso di crescita del giovane svedese, ha scelto di affidarlo a un’esperienza all’estero che possa permettergli di maturare ulteriormente, accumulando minuti e responsabilità in un campionato competitivo come quello belga.
Il trasferimento al Westerlo rappresenta dunque una scelta strategica: Rouhi avrà l’opportunità di mettersi in mostra con regolarità in prima squadra, mentre la Juve osserverà la sua crescita. L’operazione testimonia la filosofia del club bianconero di valorizzare i propri giovani talenti, dando loro possibilità concrete di crescita, anche al di fuori dei confini nazionali.
Per Rouhi, che ha indossato la maglia della Juve Primavera e della Juventus Next Gen oltre che della prima squadra, questo prestito segna il primo vero capitolo della carriera lontano da Torino, con l’obiettivo di farsi notare in un contesto professionale maturo e competitivo. La scelta del Belgio, paese noto per la sua capacità di lanciare giovani prospetti, potrebbe rappresentare un trampolino ideale per consolidare le proprie ambizioni e tornare eventualmente più pronto alla Juventus o per intraprendere nuove sfide nel calcio europeo.
Un addio che, pur essendo temporaneo, chiude simbolicamente un percorso di crescita durato cinque anni, fatto di allenamenti, sfide giovanili e prime esperienze con la prima squadra bianconera.