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·28. Oktober 2025

Torino, i granata puntano sui miracoli di Israel

Artikelbild:Torino, i granata puntano sui miracoli di Israel

Nella partita contro il Bologna, i rossoblù si affidano al grande periodo di Israel, portiere ex Juventus che si è conquistato anche la titolarità nell’Uruguay

Il Torino quest’estate ha salutato dopo tanti anni Milinkovic-Savic, il portiere serbo dopo tante annate sotto la mole ha deciso di sposare il progetto del Napoli di Antonio Conte. Un’avventura iniziata al momento con più bassi che alti soprattutto dopo i sei gol presi contro il Psv in Champions League.


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Al posto del gigante serbo i granata hanno virato su Franco Israel, estremo difensore sudamericano con esperienza alla Juventus Next Gen e allo Sporting Lisbona.

Il profilo di Israel

Nato il 22 aprile 2000 a Nueva Helvecia in Uruguay, Israel è cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Club Nacional prima di approdare, nel 2018, alla Juventus FC nella formazione primavera e poi Next Gen. Con la maglia dello Sport­ing Lisbona si è poi messo in luce a livello internazionale.

Israel è un portiere alto un metro e novanta, molto abili tra i pali e che ha già convinto tutti in queste prime uscite stagionali. L’ombra di Milinkovic-Savic sembrava molto più pesante del dovuto ma il sudamericano ha zittito tutti gli scettici con il nuovo Torino.

Il giocatore ha inoltre trovato un ruolo da primo protagonista con l’Uruguay e si candida a un ruolo da protagonista con la storica selezione sudamericana ai Mondiali del 2026. Intanto il classe 2000 vuole tenere inviolata la sua porta con il Bologna come ha fatto con Roma e Napoli.

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Il profilo di Israel. Bolognasportnews (Lapresse)

Le origini italiane di Israel

Al momento dell’arrivo Israel ha raccontato le sue origini italiane e non solo:

Ho origini piemontesi, il mio bisnonno da parte di papà era di Bobbio Pellice, un paesino a circa 70 chilometri da Torino – svela ai canali ufficiali del club – e nei prossimi mesi andrò certamente a visitarlo: il Toro era nel mio destino, anche perché sono già stato alla Juve e questa è stata la prima città italiana ad accogliermi.

Sarà l’anno del Mondiale, andarci è il sogno di ogni calciatore e giocando ad alti livelli posso restare nel giro della Nazionale dell’Uruguay – conclude Israel – ma bisogna fare bene con il proprio club: tanti tifosi che incontro mi parlano già del derby, per la prima volta sarà all’ultima giornata in casa nostra e non vedo l’ora di affrontare la Juve.

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