Ezio Greggio: «Juve mezza inguardabile, col Bodo no gioco, no regia ed errori continui. Poi però è entrato Yildiz…» | OneFootball

Ezio Greggio: «Juve mezza inguardabile, col Bodo no gioco, no regia ed errori continui. Poi però è entrato Yildiz…». Il commento del celebre tifoso bianconero

l noto tifoso bianconero e personaggio televisivo Ezio Greggio ha commentato con la sua consueta schietta ironia e passione la difficile vittoria in rimonta della Juventus in Champions League contro il Bodø/Glimt. L’analisi di Greggio mette in luce i limiti strutturali mostrati per gran parte della gara, sottolineando come solo l’ingresso di Kenan Yildiz abbia potuto salvare la squadra.

La solita Juventus: senza gioco e con errori continui

Greggio non ha risparmiato una critica severa alla prestazione della Juventus nel primo tempo e nei lunghi tratti del match. La squadra ha riproposto i problemi cronici già visti in campionato, confermando una difficoltà di fondonell’esprimere un calcio organizzato.

«Per lunghi tratti ieri era la solita Juventus senza gioco, senza regia, con errori continui fin dal primo passaggio e metà squadra inguardabile», ha commentato Ezio Greggio, riassumendo con poche parole l’insufficienza e la confusione tattica mostrata dai bianconeri prima dell’intervallo.

Il fenomeno Yildiz: guizzi decisivi e sblocco delle punte

La svolta del match, secondo Greggio, è totalmente attribuibile all’impatto decisivo di Kenan Yildiz. Il giovane talento turco, subentrato all’inizio del secondo tempo, ha agito da catalizzatore e illuminato la manovra offensiva con la sua qualità individuale.

«Poi è entrato Yildiz e con i suoi guizzi ha spaccato la difesa avversaria ed ha propiziato la vittoria», ha riconosciuto Greggio.

L’ingresso di Yildiz ha non solo innescato l’azione dei tre gol, ma ha anche agevolato lo sblocco delle punte, Openda e David, che hanno ritrovato la via della rete in un momento cruciale.

La speranza: essere competitivi lottando «Tutta la partita»

Greggio conclude la sua riflessione con un appello alla mentalità e all’impegno, evidenziando come la competitivitànon possa prescindere da una lotta costante e senza interruzioni per tutti i novanta minuti.

«Speriamo che le due punte si siano sbloccate e che, eccetto un paio di giocatori che hanno indubbie qualità, agli altri sia sopraggiunta la convinzione che si possa essere competitivi lottando e impegnandosi però tutta la partita. Fino alla fine».

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