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·26 November 2025
Fiorentina, le parole di Vanoli alla vigilia del match contro l’Aek Atene: “Vi svelo due titolari per domani”

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Alla vigilia del match di Conference League tra Fiorentina e Aek Atene, l’allenatore viola Paolo Vanoli è intervenuto in conferenza stampa ai microfoni ufficiali del club.
Alla vigilia del match europeo, Paolo Vanoli ha parlato in conferenza stampa prima dell’importante match contro l’Aek Atene. Ecco le sue dichiarazioni:
“Non è un ostacolo, anzi è un altro match che mi permette di vedere dei miglioramenti e mi permette di vedere all’opera altri giocatori. Adesso il nostro pensiero è a questa Coppa, che arriva nel momento giusto. Se vogliamo diventare grandi dobbiamo giocare ogni tre giorni”.
“Il campo internazionale è un altro calcio. Incontriamo una squadra che mi è piaciuta guardare, ha un gioco propositivo. Sono una squadra offensiva, con gente di gamba sugli esterni. In campionato sono a 3 punti dal primo posto e conosco la loro fame e la loro determinazione. Hanno fatto più fatica in coppa ma la conference può ribaltare ogni pronostico. Dobbiamo saper interpretare bene la differenza tra campionato e coppa.
E’ uno step importante. Nella situazione in cui siamo non posso soffermarmi troppo a pensarci. Dobbiamo tutti dare il massimo, non solo a livello di cuore e sacrificio ma anche sul piano tecnico”.
“Giocherà Dzeko, così come De Gea. Ho parlato con Martinelli e gli ho spiegato la scelta”.
“Certe volte si sbaglia a giudicare le prestazioni in nazionali perché si vedono gli highlights o i tabellini. Il passaggio che deve far lui è capire che i campioni sono quelli che nei momenti difficili ti trascinano fuori. Io da Albert pretendo questo, perché ha qualità ed è importante per questo gruppo. Io sono convinto che alla fine ci darà grandi soddisfazioni, ma deve diventare questo. E da lui, come da altri, mi aspetto questo. Dai giovani mi aspetto energia, ma anche lo sbaglio. Da loro mi aspetto che nei momenti chiavi siano dei trascinatori”.
“L’ho trovato in crescita e anche in Under 21 ha fatto grandi partite. Per me è un giovane di grande prospettiva, che forse è stato condizionato dal mercato. Ora è il momento di togliersi gli alibi e far vedere chi è. A me Comuzzo piace molto, è forte sull’uomo, attento, deve crescere sul lato tecnico ma non deve aver paura di sbagliare. Questa squadra deve imparare a reagire all’errore, soprattutto i giovani. Se sbagliano io non li critico, io critico la paura di sbagliare. Penso che Comuzzo possa darci tanto. Come ruolo può fare il difensore centrale, perché ha gamba in campo aperto, ma può fare anche il braccetto e giocare a 4. E’ un giocatore universale”.
“Avevo sentito parlare della sua leadership e lui all’interno dello spogliatoio viene seguito. Quello che mi è piaciuto è stata la reazione nel secondo tempo con la Juventus. Ma in alcune occasioni abbiamo sbagliato di reparto: se vedi un compagno in difficoltà avrebbero dovuto aiutarlo di più. Nel primo tempo ero arrabbiato perché ha avuto timore ed è sempre stato dietro a Vlahovic, ne abbiamo parlato e nel secondo tempo è andato bene. Questo è ciò che mi piace: parlare degli errori e far capire dove hanno sbagliato”.
Raffaele Morra









































