Juve Udinese, Rocchi sorprende sul contatto Yildiz-Goglichidze: «Non era rigore! Vi dico qual era la giusta interpretazione dell’episodio» | OneFootball

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·4 November 2025

Juve Udinese, Rocchi sorprende sul contatto Yildiz-Goglichidze: «Non era rigore! Vi dico qual era la giusta interpretazione dell’episodio»

Article image:Juve Udinese, Rocchi sorprende sul contatto Yildiz-Goglichidze: «Non era rigore! Vi dico qual era la giusta interpretazione dell’episodio»

Juve Udinese, il designatore analizza il rigore Yildiz-Goglichidze a Open VAR. Secondo Rocchi il contatto non era sufficiente per il penalty, Di Bello avrebbe sbagliato

L’episodio continua a far discutere, ma ora arriva la posizione ufficiale dei vertici arbitrali. Durante l’ultima puntata di Open VAR, il format di approfondimento in onda su DAZN, è stato analizzato nel dettaglio il calcio di rigore assegnato alla Juventus contro l’Udinese. Si tratta del contatto avvenuto in area tra il difensore Goglichidze e l’attaccante bianconero Kenan Yildiz, penalty che ha poi portato al gol del 3-1 dello stesso turco.

Durante il programma è stato trasmesso l’audio completo del dialogo tra l’arbitro in campo, Di Bello, e la sala VAR, svelando l’iter che ha portato alla revisione al monitor. A commentare l’episodio è stato il designatore arbitrale Gianluca Rocchi, che ha fornito una spiegazione chiara e, di fatto, ha sconfessato la decisione finale del suo arbitro.


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Rocchi non ha usato mezzi termini per definire la valutazione ufficiale dell’AIA sull’episodio. La posizione del designatore è netta e va contro l’assegnazione del penalty alla Vecchia Signora.

Gianluca Rocchi ha però voluto fare una distinzione fondamentale tra il processo di revisione (il VAR) e la decisione finale (l’arbitro). Secondo il designatore, è stato “giusto” richiamare Di Bello al monitor, perché l’episodio era complesso e andava rivisto. Il VAR ha fatto il suo dovere nel segnalare un episodio dubbio, che poteva anche essere interpretato in modo diverso.

Juve Udinese, la linea strategica: «Contatto non sufficiente per il rigore»

Se il processo di revisione è stato “corretto”, l’esito finale è stato invece bocciato. Gianluca Rocchi ha spiegato che, sebbene la decisione di Di Bello sia stata presa “in autonomia” dopo aver visto le immagini, essa non rispecchia le direttive date ai direttori di gara per questa stagione di Serie A.

La linea ufficiale, quindi, era quella di non assegnare il calcio di rigore, lasciando proseguire il gioco o, al massimo, valutando un fallo a favore della difesa. La scelta di Di Bello è stata un errore di valutazione rispetto ai parametri richiesti.

PAROLE – «Questo è un contatto, ma non è un calcio di rigore. La decisione finale per noi sarebbe stata quella di lasciare giocare. La revisione è comunque corretta, perché si tratta di un fallo per la difesa o, eventualmente, di un contatto non punibile. Giusto quindi farlo rivedere all’arbitro, che poi decide in autonomia. Di Bello ha scelto di assegnare il rigore, ma secondo la linea che ci siamo dati, il contatto non è sufficiente per giustificare un penalty. È una situazione soggettiva e opinabile, ma la nostra è una scelta strategica: in un campionato così complesso, gli interventi arbitrali devono essere chiari, perché possono cambiare l’esito di una partita. Preferivamo il non-rigore.»

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