Palmeri dà il voto al mercato dell’Inter: «Poche certezze dai nuovi. Che doveva fare?» | OneFootball

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·5 September 2025

Palmeri dà il voto al mercato dell’Inter: «Poche certezze dai nuovi. Che doveva fare?»

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Tancredi Palmeri analizza il mercato nerazzurro: ringiovanimento con qualche rischio e il merito di aver trattenuto i big

Il calciomercato estivo dell’Inter ha suscitato pareri contrastanti, tra chi apprezza la linea verde intrapresa dalla società e chi resta cauto in attesa di valutare i nuovi arrivi sul campo. Il giornalista Tancredi Palmeri, attraverso il suo canale YouTube, ha espresso un giudizio complessivo sufficiente, assegnando un voto 6 alle operazioni nerazzurre.

Il ringiovanimento e i nuovi acquisti

«Farà molto discutere, Inter voto 6. È migliorata? Di poco, capisco le operazioni di ringiovanimento e hanno messo cinque acquisti tra 21 e 23 anni oltre a Pio Esposito, però al momento Pio e Sucic sono le uniche certezze. Luis Henrique, Diouf e Bonny: è tutto da vedere che rendano secondo quanto speso. Il loro rendimento farà eventualmente alzare questo voto 6», ha dichiarato Palmeri.


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Il cronista ha dunque evidenziato come le scommesse sui giovani siano da verificare nel medio periodo, con Petar Sucic, centrocampista croato classe 2003, e Francesco Pio Esposito, attaccante cresciuto nel vivaio nerazzurro, considerati al momento le garanzie più solide.

Il cambio in difesa: Akanji al posto di Pavard

Particolare attenzione anche al reparto arretrato, rivoluzionato con l’uscita di Benjamin Pavard e l’arrivo di Manuel Akanji, difensore svizzero classe 1995 ex Manchester City. «Akanji-Pavard, il livello medio della squadra non si alza, anzi. Devi sperare che Akanji sia al livello di Pavard. Si capisce dal punto di vista tattico, serviva un terzo più di marcatura che di spinta e si è visto anche con l’Udinese», ha sottolineato Palmeri, ricordando come la scelta della dirigenza sia stata guidata da esigenze più difensive.

Il merito di trattenere i big

Un aspetto positivo, secondo il giornalista, è stata la capacità dell’Inter di trattenere i propri uomini chiave. «Due mesi fa l’Inter era seduta su una bomba che sembrava a orologeria. Sembrava dovesse andare via Thuram, Dumfries via, Calhanoglu via e invece è riuscita a trattenerli», ha ricordato.

Palmeri ha poi aggiunto che il futuro dirà se la scelta di non cedere Hakan Calhanoglu sia stata corretta: «L’offerta da 30 milioni, che è il valore minimo, non è arrivata. Cosa fai, lo dai via gratis? Ma non esiste».

In sintesi, un mercato di ringiovanimento che ha mantenuto la rosa intatta ma che, secondo Palmeri, dovrà essere giudicato solo alla prova del campo.

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