Calcionews24
·13 October 2025
Pio Esposito, il fratello Salvatore: «Pio non mi ha sorpreso. Ecco cosa ho fatto dopo il suo gol»

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·13 October 2025
Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport dopo l’exploit di sabato sera di Pio a Tallinn.
SABATO SERA – «Ero a un evento della nostra scuola calcio a Brescia, alla Voluntas. C’era anche Sebastiano e guardavamo la partita sul telefono. Quando Pio ha segnato più che esultare ci siamo emozionati. Ci sta regalando davvero tante gioie, soprattutto per il ragazzo che è più che per il calciatore. Tra di noi c’è amore vero. Be’ sì, abbiamo urlato gol e chi non stava vedendo la partita forse s’è spaventato… (ride)».
I COMPAGNI IN AZZURRO – «Adesso gioca con gente che ha molta più qualità ed è avvantaggiato. A quei livelli ti mettono nelle condizioni migliori per fare gol, così come si alza il livello degli avversari, difensori e anche portieri, in Italia e soprattutto in Europa. Tutti i gol comunque hanno lo stesso valore, lo erano in Serie B così come lo sono questi».
LA RETE ALL’ESTONIA – «Un gran gol, davvero. Ma lui questi colpi li ha, in allenamento gli ho visto fare parecchi gol così, calciando palloni difficili e azzeccando traiettorie complicate. Quando dico che lavora tanto e cerca di migliorarsi sempre, è perché mi riferisco anche a questi dettagli».
A FINE PARTITA – «A fine partita abbiamo fatto subito una videochiamata, Seba e io gli abbiamo fatto i complimenti. Ci siamo dati appuntamento per fare presto una cena in famiglia, ma abbiamo poco tempo libero: i genitori a Brescia, Seba a Cagliari, io a Spezia e lui a Milano… Niente niente, sono scaramantico, nessuna promessa. Non anticipo mai nulla, però da lui ci aspettiamo tante altre gioie. Come se le aspetta l’Inter e soprattutto la Nazionale, che è la cosa più importante».
A CHI ANDRA’ LA MAGLIA DI TALLINN – «Dai nostri genitori, le maglie più importanti le tengono loro. Gli esordi di Seba, il mio in Nazionale, alcune di Pio con l’Inter: le maglie storiche sono tutte in una stanza. Però ormai le sue prendono il sopravvento, auguro a mia madre di occupare tutta quella stanza con le sue maglie».
SORPRESO – «No, non mi ha sorpreso. Conosco le sue qualità, è un gran lavoratore, si fa voler bene e ascolta i consigli. Ero certo che lo spazio e la fiducia se le sarebbe meritate e non avrebbe deluso. No, sono certo che Pio terrà i piedi per terra. Non è uno che si monta la testa».
LA CRESCITA – «Vederlo crescere accanto a me è stato incredibile, si percepiva giorno dopo giorno la sensazione delle sue qualità, ogni allenamento era un passo in avanti. Per questo vederlo così non mi sorprende. Chi non lo conosce può rimanere sorpreso a vedergli fare certe giocate, ma io non lo sono perché gliele vedo fare da anni: la differenza è che adesso le fa molto meglio!».
EGOISTA – «Tutt’altro, in campo è molto altruista, gioca tanto per la squadra e la fa giocare bene, cerca spesso l’assist per il compagno. È altruista il giusto. Io da centrocampista preferisco sempre un attaccante che gioca per la squadra rispetto a uno che cerca soltanto di fare gol e basta».
ULTIMO INCONTRO – «È venuto a trovarmi a Spezia, poi abbiamo cenato insieme due settimane fa a Brescia, mentre con l’Udinese per il suo esordio ero a San Siro anch’io. Appena possiamo andare tutti a Brescia, lo avvisiamo: lui da Milano è più vicino…». LEGGI ANCHE >>> Prossimo turno Serie A 2025/2026