Rigore Inter Milan, il designatore Rocchi chiarisce l’intervento VAR nel derby: «Non è un contatto normale, l’imprudenza impone il penalty. In passato…» | OneFootball

Rigore Inter Milan, il designatore Rocchi chiarisce l’intervento VAR nel derby: «Non è un contatto normale, l’imprudenza impone il penalty. In passato…» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Milannews24

Milannews24

·25 November 2025

Rigore Inter Milan, il designatore Rocchi chiarisce l’intervento VAR nel derby: «Non è un contatto normale, l’imprudenza impone il penalty. In passato…»

Article image:Rigore Inter Milan, il designatore Rocchi chiarisce l’intervento VAR nel derby: «Non è un contatto normale, l’imprudenza impone il penalty. In passato…»

Rigore Inter Milan, Rocchi spiega la regola sul contatto Thuram-Pavlovic: l’intervento del VAR è corretto perché l’intensità meritava l’ammonizione

L’episodio del calcio di rigore concesso all’Inter nel Derby di domenica sera, a seguito di un contatto in area tra Pavlovic e Thuram dopo l’intervento del VAR, ha scatenato ampie discussioni tra tifosi e addetti ai lavori. Per fare chiarezza sulla dinamica e sul protocollo che ha portato alla decisione finale, è intervenuto direttamente il designatore arbitrale Gianluca Rocchi, presente negli studi di DAZN. La sua spiegazione si è concentrata in particolare sul criterio dell’imprudenza che ha guidato la decisione del fischietto, confermando la piena validità della chiamata.

SUL CRITERIO DELL’IMPRUDENZA«Noi interviamo con l’OFR quando il fallo è imprudente. Fa bene il VAR a richiamare l’arbitro che poi decide in autonomia. E’ un intervento da ammonizione e giustamente viene dato rigore e ammonizione. Altrimenti, se fosse un contratto normale sullo scarico del pallone non saremmo intervenuti, non sarebbe nemmeno rigore. L’imprudenza, diciamo l’intenstà del fallo che prevede un’ammonizione ci porta a fare un’OFR, altrimenti ogni contatto sarebbe rigore e non è così».


OneFootball Videos


Rigore Inter Milan, decisione corretta di Sozza

Rocchi ha poi risposto alle obiezioni relative alla tempistica del contatto, chiarendo che il fatto che Thuram avesse già crossato il pallone e che il contatto fosse arrivato subito dopo non cambia la valutazione. Per la classe arbitrale, l’elemento chiave resta l’intensità e l’imprudenza del gesto. Il designatore ha citato anche precedenti specifici per evidenziare la continuità di giudizio. «L’anno scorso avevamo avuto un episodio uguale in Fiorentina-Lazio e abbiamo dato rigore. Quest’anno abbiamo invece perso un rigore in Lazio-Juve e lo abbiamo detto chiaramente che era rigore. A volte sbagliamo, ma non è che se perdiamo un rigore allora gli altri sono sbagliati. Questa tipologia di interventi che prevedono un’imprudenza per noi sono rigore».

La spiegazione di Rocchi mira a definire un perimetro chiaro e netto: solo i falli imprudenti (meritevoli di ammonizione) che si verificano in area di rigore, anche se successivi all’azione sul pallone, devono portare al penalty e all’intervento del VAR. La decisione presa nel Derby rientra, secondo il designatore, perfettamente in questo protocollo, confermando che l’arbitro ha agito correttamente dopo il richiamo per la revisione in campo.

View publisher imprint