Bisseck riflette: «Se non avessi fatto il calciatore, mi sarebbe piaciuto…» | OneFootball

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Inter News 24

·19 novembre 2025

Bisseck riflette: «Se non avessi fatto il calciatore, mi sarebbe piaciuto…»

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Bisseck riflette su come sarebbe stata la sua vita se non avesse fatto il calciatore, rispondendo alle domande postegli da alcuni ragazzini

Durante la pausa delle Nazionali, Yann Aurel Bisseck, difensore dell’Inter, ha fatto una visita speciale alla sua vecchia scuola elementare, la Regenbogen Primary School di Colonia. L’incontro con gli studenti è stato un momento di grande emozione, con il calciatore che ha giocato a calcio con i bambini, firmato autografi e scattato foto, ma anche condiviso con loro alcuni dei suoi ricordi di infanzia.

Un ricordo speciale e il valore dell’istruzione

Bisseck ha raccontato ai ragazzi di come, da bambino, amasse giocare a calcio nel cortile della scuola, ricordando anche un episodio in cui si è rotto un dente mentre cercava di eseguire una “acrobazia fantastica”. Fortunatamente, il dente è ricresciuto, e il ricordo è rimasto un momento divertente della sua infanzia.


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EDUCAZIONE – “Quello che ricordo di più dei miei anni alle elementari è tutto quello che succedeva nel cortile della scuola. Giocavo molto a calcio. Ma ricordo anche di essermi spaccato un dente nel cortile perché volevo fare un’acrobazia fantastica. Per fortuna, subito dopo è ricresciuto!”, ricorda Bisseck che poi aggiunge:”È fondamentale che i bambini capiscano fin da piccoli quanto sia importante un’istruzione adeguata. I miei genitori me l’hanno insegnato fin da piccolo e oggi sono ancora più grato a loro. Ecco perché ho colto l’occasione per trasmetterlo anche ai bambini: la scuola e l’istruzione sono tra le cose più importanti della vita. Siate impegnati, siate curiosi: ne vale la pena, perché apre tutte le porte della vita! L’istruzione è la medicina più efficace contro l’esclusione, il razzismo e la mancanza di prospettiva. Se non fossi diventato un calciatore professionista, avrei iniziato a studiare medicina a Berlino”.

SENSAZIONE – “Sapevo che sarebbero venuti molti bambini oggi. Ma dato che non sono esattamente famoso come Cristiano Ronaldo, sono stato incredibilmente felice di vedere quanto fossero entusiasti e coinvolti i bambini. Mi ha davvero fatto una bella sensazione. È stata una novità divertente per i bambini e mi è piaciuto molto anche a me. Come calciatore professionista, mi trovo in una posizione molto privilegiata, quindi sono felice di sostenere bambini e progetti come questo”.

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