Calcio e Finanza
·12 décembre 2025
Napoli, De Laurentiis: «Sogno la F1 in città. E spero di fare in fretta lo stadio»

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·12 décembre 2025

Nel corso dei Gazzetta Sports Awards, Aurelio De Laurentiis è tornato a parlare del nuovo stadio del Napoli: «Spero di fare in fretta lo stadio», la speranza del patron del club azzurro che ha sempre escluso la ristrutturazione del Maradona, come invece sarebbe nei piani del Comune, proprietario dell’impianto.
«Intanto devo costruire il nuovo centro sportivo ma nel giro di quattro anni vorrei implementare le risorse della società – ha continuato De Laurentiis –. A San Siro si incassano 14 milioni nelle grandi serate di Champions, io nell’ultima ne ho incassati 1,1. Secondo voi è normale? L’amministrazione si arrabbia se definisco lo stadio un cesso ma per noi è solo un costo, non possiamo utilizzarlo se non a ridosso delle partite».
Oltre al tema stadio, la città di Napoli sta lavorando attivamente per portare la Formula 1 nel capoluogo campano: «Sogno di portare la Formula 1 in città. È una terra baciata dal sole, lo meriterebbe. Si potrebbe correre fino a Pompei o Sorrento: le possibilità non mancano, anche per un circuito diverso ogni volta».
Non poteva poi mancare un commento sulla stagione del Napoli, fin qui a due facce in campionato e Champions League: «Non possiamo pretendere di vincere tutte le partite, anche perché Mourinho non è mica semplice da battere. Chi pensa sia bollito dice le solite cattiverie che vengono riversate contro i vincenti. In America i grandi vengono portati in palmo di mano, in Europa vengono sotterrati dall’invidia. Conte? Ma guardate che noi ci sentiamo sempre. Antonio l’ho conosciuto alle Maldive tanti anni fa, nuotavamo insieme e parlavamo tanto. Ancora non masticavo il calcio in maniera perfetta e allora lo ascoltavo con interesse e passione. Mi piaceva sentire un uomo che aveva già vinto tanto e non era demotivato dal successo. Lui non ha mai perso la fame e questo mi impressionò sin da subito».
Sui due scudetti vinti: «Il primo scudetto è arrivato un po’ scontato, visto il cammino fatto dall’inizio. Il secondo invece è il vero scudetto perché ce lo siamo sudato fino alla fine. È stato come un thriller, bello e sofferto. La suspense ha creato le premesse perché godessimo di più, dopo la vittoria decisiva contro il Cagliari. Ne è venuto fuori un film campione d’incassi al cinema. E un altro ne faremo, sui cento anni del Napoli che cadono nel 2026».
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